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CROLLO AL GALILEO, ERRORI COMPIUTI QUANDO L’EDIFICIO ERA DEL COMUNE
Il cedimento del canniccio dovuto a opere mal eseguite che risalgono agli anni Settanta. I controlli di routine compiuti nel 2011 e nel marzo 2012 non potevano scoprire i vecchi errori

“Fa bene Matteo Renzi ad accogliere gli studenti del Galileo nel Salone dei Cinquecento, perché proprio a Palazzo Vecchio sono custodite le carte che possono spiegare il crollo del controsoffitto. Lì ci sono le autorizzazioni agli interventi eseguiti”. Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze, commenta così la decisione presa dal sindaco di convocare un’assemblea con i ragazzi, genitori e professori del Liceo classico, dopo il cedimento di una vecchia sottostruttura nella scuola di via Martelli.
“Le opere mal eseguite che da un primo esame rappresenterebbero le concause del crollo – spiega Barducci - risalgono a circa trent’anni fa, quando le competenze sul Galileo erano del Comune di Firenze. Solo nel dicembre del 1997, in base alla legge n.23, la Provincia di Firenze ha ereditato da Palazzo Vecchio le competenze sull’edificio che ospita la scuola. E da allora la Provincia ha eseguito tutti i controlli necessari, gli ultimi commissionati nel 2011 e anche nel marzo 2012. Ma questi esami non potevano scoprire i vecchi errori”.
“Abbiamo già ottenuto il permesso dalla Soprintendenza per sostituire il canniccio con un controsoffitto in cartongesso in tutto il piano secondo dell’edificio. I lavori sono già iniziati. A questo scopo abbiamo già stanziato 230mila euro che si aggiungono ai 450mila euro già previsti per l’adeguamento normativo del Galileo”.

12/10/2012 14.30
Provincia di Firenze