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FALASCHI E TRASPORTI, "ACCORDI VIOLATI ANCORA" SECONDO RIFONDAZIONE
I consiglieri della Provincia di Firenze Calò e Verdi: "Non è stato corrisposto nemmeno un euro". Sciopero il 14 novembre

La Falaschi srl, l’azienda di Pontedera che gestisce il trasporto scolastico nei Comuni di Vinci, Capraia e Limite, Cerreto Guidi e Montelupo "viola nuovamente - secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - l’accordo faticosamente sottoscritto il 25 ottobre al tavolo provinciale con i lavoratori, sindacati e istituzioni in merito alla corretta corresponsione degli stipendi, delle quattordicesime e della stabilizzazione dei contratti interinali". Alla data convenuta la proprietà "non ha versato alcun euro ai lavoratori da 4 mesi in attesa della corresponsione dei salari, obbligano così i sindacati a proclamare lo sciopero per il 14 novembre. Un comportamento grave e inaccettabile lesivo dei diritti e della dignità dei lavoratori ma anche della tenuta dei servizi". Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Falaschi, chiede "l’immediata convocazione del tavolo provinciale in modo da obbligare l’azienda a recuperare una gestione legittima onorando tutti gli impegni sottoscritti con i sindacati, lavoratori e istituzioni". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Nuovo coup de théatre sulla vicenda della Falaschi, l’azienda di Pontedera che gestisce il trasporto scolastico nei Comuni di Vinci, Capraia e Limite, Cerreto Guidi e Montelupo, da mesi impegnata a disattendere tutti gli impegni dichiarati pubblicamente e sottoscritti nelle sedi istituzionali anche con i sindacati in merito al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori “buca” nuovamente un impegno sottoscritto non versando alcun euro degli stipendi dovuti.

Una nuova e inaccettabile provocazione verso chi da mesi lavora senza percepire un soldo. Già perché è dallo scorso luglio che gli operatori non percepiscono alcun stipendio compresa la quattordicesima mensilità.
Una vera e propria rapina compiuta ai danni dei lavoratori verso i quali l’azienda non mostra più alcun pudore neppure quando in modo recidivo continua a prendere tutti per i fondelli.

La Falaschi è bene ricordare che è stata oggetto di quattro interrogazioni in Provincia di Firenze da parte di Rifondazione Comunista che ha sempre chiesto all’azienda di recuperare autorevolezza, coerenza e un profilo di maggiore responsabilità sociale nell’ottemperare al rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori verso i quali ha compiuto vere e proprie illegittimità.

Eppure proprio il 25 ottobre, dopo mesi di vertenze e numerose prese di posizioni pubbliche tra Amministratori del Circondario Empolese Valdelsa, Sindaci, Giunta Provinciale, la Falaschi srl aveva sottoscritto al tavolo procedurale di crisi provinciale un verbale di accordo “…ai lavoratori verranno pagate tutte le spettanze arretrate e sarà possibile dar corso agli appalti in essere fino alla fine dell’anno. Questo grazie al pagamento diretto di una parte degli stipendi da parte delle amministrazioni locali che hanno giocato un ruolo fondamentale nella vicenda. L’azienda si è inoltre impegnata, entro il prossimo 8 novembre, a trasformare tutti i lavoratori interinali in contratti a tempo indeterminato. L’accordo è stato firmato dall’Assessore alla Formazione, Lavoro e Centri per l’Impiego, Elisa Simoni, dai rappresentanti dei Comuni di Cerreto Guidi, Montelupo Fiorentino, Vinci, Capraia e Limite e dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino (comuni di Barberino Valdelsa e di Tavarnelle Val di Pesa), dall’azienda, dalle OO.SS. FILT CGIL, CGIL EMPOLESE VSA, dall’RSA…”.

A commento della raggiunta intesa l’Assessore Provinciale al Lavoro rilasciava soddisfatta la seguente dichiarazione “…È possibile raggiungere obiettivi importanti come quello di questa mattina solo attraverso un lavoro continuativo e costante di collaborazione tra vari livelli istituzionali. Questo è il metodo con il quale si affrontano tutte le crisi aziendali perché il nostro scopo è quello di non lasciare solo nessuno. Grazie al confronto tra le parti e ad un rapporto stretto tra Comuni e Provincia siamo riusciti a cogliere un risultato non scontato ma davvero significativo…”. Prima di terminare il comunicato annunciava che per i primi giorni di dicembre è già previsto un incontro di verifica con tutti i soggetti interessati.

Ora la notizia: fatto il verbale d’accordo era stato comunicato che entro il 5 novembre l'azienda avrebbe versato nei conti correnti dei dipendenti le mensilità da luglio a settembre e la quattordicesima, sospendendo così lo stato di agitazione a suo tempo promosso dai lavoratori. Il problema è che il 5 novembre è trascorso ma in quei conti correnti non è stato versato nulla, come lamenta la Cgil. Ecco perché si è tornati a parlare di sciopero, programmandolo per il giorno 14 novembre.
A questo punto è necessario che tutte le istituzioni e la politica tornino a parlare e a esigere il puntuale rispetto degli impegni sottoscritti primo fra tutti la corretta corresponsione dei salari.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista

nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori della Falaschi che ancora da luglio scorso non ricevono alcuno stipendio,

nel condividere le ragioni della protesta e i motivi per i quali è stato indetto lo sciopero per giovedì 14 novembre 2012,

nel ritenere grave il comportamento illegittimo assunto dalla proprietà e non più sostenibile il profilo di scarsa responsabilità sociale

chiedono al Presidente della provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sui motivi per i quali la Falaschi Srl ha disatteso gli impegni sottoscritti nel verbale d’intesa continuando ad arrecare un grave danno contrattuale e salariale ai lavoratori e mettendo a grave rischio il servizio offerto alla stessa comunità.

Altresì chiediamo di sapere cosa intendono fare la Provincia di Firenze, il Circondario Empolese Valdelsa e i Sindaci di Vinci, Capraia e Limite, Cerreto Guidi e Montelupo per rimuovere ogni comportamento illegittimo della Falaschi Srl portato ai danni dei lavoratori.
Infine chiediamo di sapere se il tavolo provinciale può essere riconvocato prima di dicembre vista l’inattendibilità della proprietà in modo da obbligare l’azienda ad onorare tutti gli impegni sottoscritti con i sindacati, lavoratori e istituzioni".

12/11/2012 11.42
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze