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COLACEM, TAVOLO IN PROVINCIA IL 19 NOVEMBRE
L'assessore Simoni risponde a Prosperi e Giunti (Pd) illustrando la situazione dello stabilimento di San Francesco

E' previsto per il 19 novembre il tavolo dell'Unità di cristi della Provincia di Firenze sulla Colacem, oggetto di una domanda d'attualità dei consiglieri del Pd Stefano Prosperi e Piero Giunti, alla quale ha risposto in Consiglio l'assessore al Lavoro Elisa Simoni. I cinquanta dipendenti dello stabilimento dell’azienda Colacem di San Francesco, ex Italcementi, hanno iniziato la cassa integrazione. I dipendenti lavoreranno a rotazione una settimana al mese per i prossimi tre mesi, anche se l’intenzione dell’Azienda è quella di estendere la cassa integrazione per 52 settimane, ovvero tutto il 2013.
La nuova proprietà Colacem ha scelto di seguire la via del dialogo. Il risentimento nei confronti del Gruppo Italcementi deriva dall’aver saputo della cessione a decisione ormai presa, ma sopratutto dopo un periodo in cui si sarebbe verificata l’assenza di comunicazioni, segnali di difficoltà e volontà di vendere.
Il timore è che non vi siano grandi prospettive per l’impianto di San Francesco, anche perché Colacem possiede un altro stabilimento molto moderno a pochi chilometri di distanza – a Rassina (Arezzo) – che produce circa 1 milione di tonnellate di cemento annuo rispetto alle 200 mila tonnellate di Pelago. La situazione sulle scelte di Colacem, denuncia l’Rsu, sarebbero poco chiare anche per il modo con cui è stata fatta la cessione: sono stati acquistati solo gli impianti e il personale, lasciando ad Italcementi la concessione per l’utilizzo della miniera e lo stesso stabilimento.
In sostanza i lavoratori si occupano dell'estrazione, dell'insacchettamento e della spedizione. Non fanno più la macinazione.
La cassa integrazione dovrebbe durare fino al 2014, con la speranza che il settore dell’edilizia possa riprendere e possa quindi richiedere la produzione di cemento.
"L'azienda riveste un'importanza strategica per il tessuto produttuivo della zona - commenta Prosperi - E' una delle aziende più grandi, con una storia alle spalle. Le condizioni sia del mercato che dell'azienda, situata in un immobile di valore storico, sono particolari mentre c'è bisogno di ammodernare gli impianti. Il tavolo dell'Unità di crisi dovrà chiarire le strategie dell'azienda rispetto all'utilizzo dell'impianto".

14/11/2012 11.07
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze