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'CHINI' DI BORGO, VERDI: "NUOVE PROMESSE, VECCHI RITARDI"
Sopralluogo il 7 dicembre su iniziativa del consigliere provinciale di Rifondazione: "Una scuola dimenticata dall'Amministrazione provinciale. Dopo un anno, e grazie alle mobilitazioni dei giorni scorsi, partono i primi lavori. Risposte parziali alle problematiche emerse: serve un intervento deciso per risolvere questioni fondamentali che stanno compromettendo i diritti e le prerogative degli studenti"

Sui problemi all'istituto scolastico 'Chino Chini' di Borgo, il consigliere provinciale di Rifondazione comunista Lorenzo Verdi ha rilasciato la seguente nota.

"Nella risposta alla nostra domanda di attualità, l'Assessore Di Fede ha dichiarato che già oggi partiranno una serie di lavori al Chino Chini di Borgo San Lorenzo: l'intervento di Rifondazione Comunista in Provincia e ancor prima la mobilitazione degli studenti hanno portato a dei risultati, non possiamo che esprimere la nostra, pur parziale, soddisfazione anche se non risulta assolutamente corrispondente al vero che tali lavori risponderanno in pieno alle richieste avanzate dagli studenti.
Confermiamo il nostro giudizio negativo sull'operato della Provincia riguardo alle problematiche di quell'istituto. Questioni già emerse da un anno continuano a rimanere irrisolte, nella preoccupante mancanza di risposte concrete e spiegazioni accettabili.
Oggi, 27 novembre, stando a quanto dichiarato da Di Fede, partiranno i lavori per la risistemazione del piazzale esterno (con l'utilizzo di materiale stabilizzato), la sistemazione della cabina di pompaggio del seminterrato, l'abbattimento della rete di cantiere e la ripulitura dello stesso. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, ma la nuova tempistica dimostra che non sussistevano ostacoli di natura economica e che tali interventi avrebbero potuto essere realizzati già da tempo.
Del tutto insoddisfacenti le risposte sugli altri temi da noi sollevati.
Sulle ragioni del mancato ancoraggio delle colonne antisismiche si continuano ad addurre motivazioni tecniche di confronto con il Genio Civile che si trascinano ormai da due anni senza che si sia riusciti a trovare una soluzione. L'assessore continua a dichiarare che quello è solo un intervento sperimentale aggiuntivo e che l'edificio ha già i requisiti di sicurezza necessaria. Quel che è certo è che risulta incomprensibile e inaccettabile che un intervento costato 1,1 milioni di euro venga, nel momento in cui non si riesce a portarlo a termine, definito alla stregua di un'opera accessoria e in fin dei conti non indispensabile. Ciò anche alla luce del fatto che il tema della sicurezza antisismica è un tema estremamente delicato e pur partendo dal presupposto che non possa esistere sicurezza assoluta c'è da ritenere che quell'edificio sarà più sicuro quando l'intervento sarà ultimato. Grave il fatto che ad oggi l'assessore non sia in grado di indicare una tempistica certa, altrettanto grave che alle preoccupazioni degli studenti e dei genitori sulla mancata ultimazione dell'intervento, l'assessore non abbia fornito spiegazioni e eventuali “rassicurazioni”.
Nessuna risposta poi sulla questione dei prefabbricati. La fatiscenza, le infiltrazioni di acqua, la presenza di ratti evidentemente non sono considerati come problemi da risolvere. La dignità degli spazi didattici, il diritto degli studenti e dei docenti a svolgere le loro attività in ambienti decorosi sembrano interessare ben poco all'assessore.
E nessuna risposta neanche sulla esigenza di laboratori. Non è affatto vero, come dichiarato dall'assessore, che l'unico laboratorio mancante è quello di pasticceria, non ci convince la prospettiva data che, con una litania che dura da troppo tempo, rimanda la sua realizzazione a quando verranno spostati gli ambienti del bar dell'istituto. Manca, e l'assessore dovrebbe saperlo, il laboratorio ludico che avrebbe dovuto essere realizzato negli spazi del seminterrato.
Sulle crepe presenti in varie parti del nuovo plesso l'assessore scarica le responsabilità sulla ditta costruttrice e rinvia gli interventi di recupero (tutti su parti non strutturali) alla definizione della controversia con la stessa, anche in questo caso rimandando il tutto ad un futuro indefinito.
Sulla palestra gli impegni presi sono stati pienamente disattesi: richiamando i vincoli del patto di stabilità e i tagli operati dal governo (quello stesso governo che il partito dell'assessore sostiene a livello nazionale) Di Fede si dichiara impossibilitato alla realizzazione di un progetto già pronto continuando a costringere gli studenti del Chini ad inaccettabili pellegrinaggi per svolgere Educazione Fisica.
Nel complesso ciò che emerge in evidenza e che ho ribadito nella replica in consiglio è la totale assenza della Provincia sulle questioni del Chino Chini. Problemi e interventi già richiesti un anno fa non hanno ancora trovato risposta.da qui il nostro giudizio di inconcludenza dell'assessore Di Fede. Un'inconcludenza che non potrà più essere tollerata da una platea sociale e politica che nel tempo si è allargata coinvolgendo studenti, famiglie e il nostro Partito nelle sue articolazioni.
Venerdi 7 dicembre, su mia formale richiesta, la Commissione Edilizia Scolastica della Provincia effettuerà un sopralluogo all'istituto Chino Chini. Quella sarà un'importante occasione per verificare se e come i lavori annunciati saranno partiti ma anche per richiedere nuovamente da parte nostra una soluzione celere delle problematiche di quella scuola e per dare risposta alle legittime rivendicazioni degli studenti".

27/11/2012 16.32
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze