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VIA LIBERA ALLA REALIZZAZIONE DI 70 ABITAZIONI A CALENZANO
Approvata dal Consiglio provinciale la delibera per la zona di Dietro Poggio

(3 agosto 2004) – Con 19 voti a favore e 11 contrari il Consiglio provinciale ha approvato la variante d’anticipo al Piano Strutturale del comune di Calenzano. Il Sindaco Giuseppe Carovani ha precisato che la variante riguarda la località Dietro Poggio. “E’ un progetto di trasformazione di un’area di 6.500 metri quadrati dove verranno realizzati circa 70 alloggi residenziali. Per questo intervento – ha chiarito il sindaco Carovani – sono già state firmate le convenzioni ed abbiamo operato perché la trasformazione fosse coerente al Piano Strutturale. Il Piano Regolatore Generale aveva previsto, in un primo momento, 10 mila metri quadrati di capannoni. La riconversione approvata, oltre a ridurre la metratura riconverte un’area di grande pregio che dava segni d’invecchiamento e d’abbandono essendo sorta tra gli anni ’50 e ’60. L’area sarà così trasformata da industriale a residenziale”. Per l’assessore all’urbanistica Tiziano Lepri “il comune di Calenzano si è comportato correttamente. Il Piano strutturale prevede, infatti – ha spiegato Lepri – la riconversione di aree industriali dismesse senza andare ad occupare nuovo territorio. Questa variante, approvata dalla Provincia, ha il merito di ridurre volumi e superfici e fa sì che non ci siano ulteriori trasformazioni non coerenti con il Piano Strutturale”. Per Massai (An) “il comune di Calenzano ha omesso di dire che all’interno di quell’area esiste ancora una ditta che ha lavoro e che ha chiesto al comune una proroga di tre anni, perché ha commesse importanti da rispettare. Non comprendiamo quindi – ha aggiunto Massai – questa decisione di trasformare l’area da industriale a residenziale”. L’atto è stato contestato anche da Calò (Prc): “Il piano prevede un inserimento in una zona che è in parte fortemente carente e non capiamo come mai il comune di Calenzano, chiede una deroga o una apertura di credito, senza dichiarare che esiste un problema di emergenza abitativa. Vogliamo inoltre – ha detto Calò – che questa operazione avvenga nel rispetto dell’impatto ambientali mentre manca, tra l’altro, una specificazione degli aspetti paesaggistici ambientali, la definizione delle dimensioni massime ammissibili agli insediamenti, alle infrastrutture e quindi ai servizi necessari”.

03/08/2004 14.33
Provincia di Firenze