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IL 'GIORNO DELLA MEMORIA' IN PALAZZO MEDICI RICCARDI
Cerimonia solenne del Consiglio provinciale di Firenze con il rabbino di Firenze Joseph Levi e i rappresentanti dell'Aned. In Sala Luca Giordano la presentazione di 'Era ancora un ragazzo' di Massimo Settimelli

Cerimonia solenne del Consiglio provinciale di Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, per la Giornata della Memoria. Nella Sala IV Stagioni il rabbino di Firenze Joseph Levi con Moreno Cipriani e Alessio Ducci dell'Aned-Associazione nazionale ex deportati hanno portato la voce degli Ebrei inghiottiti dalla Shoah e dei deportati nei campi di concentramento. Alla presenza delle autorità, gli interventi del Presidente del Consiglio provinciale e l'assessore ai rapporti col Consiglio. Il Presidente ha sottolineato che "un popolo non ha futuro senza memoria e noi custodiamo la memoria della Shoah. Di alcuni momenti della nostra storia ci siamo dovuti vergognare: per quello che è successo una grande responsabilità l'abbiamo anche noi italiani, senza se e senza ma. Vorrei che questi nostri sentimenti di dolore e condivisione si trasferissero dai nostri ai vostri cuori".
Per l'assessore ai Rapporti col Consiglio e alla Pubblica istruzione "la strada della memoria si percorre irrobustendo una cultura della pratica della memoria, soprattutto dentro le scuole. La storia del Novecento è fondamentale per creare un cittadino democratico, sentinella che vigila perché quello che è avvenuto non si ripeta più".
Occasioni "come questa - ha detto Rav Joseph Levi - consentono di riflettere e guardare con occhi chiari le nostre realtà e con lucidità il passato e il presente". La Shoah e gli orrori sono accaduti, "dunque questo vuol dire che questo può riaccadere". Si pone per tutti il problema di come ricordare la Shoah quando i testimoni non ci saranno più e quindi della trasmissione della memoria. Bisogna vigilare per dissipare la miscela di nazionalismi e antisemitismo. "Abbiamo sentito alcune dichiarazioni", ha detto Levi. Bisogna fare attenzione perché "in momenti di crisi il riferimento può diventare l'odio per gli uni o per gli altri".
Moreno Cipriani, partigiano gappista, ha ricordato l'ultimo incontro col padre deportato a Mathausen e la sua scelta per la Resistenza. "Non posso non ricordare Bruno Fanciullacci- Se avesse fatto delazione, non sarei qui a raccontarvi la nostra storia".
Letto in aula il messaggio del Presidente della Regione Toscana ispirato dall'idea e dalla prospettiva che il Giorno della Memoria dura tutto l'anno.
In Sala Luca Giordano la presentazione del volume “Era ancora un ragazzo” di Massimo Settimelli (ed. Giuntina), con i rappresentanti dell’Aned, della Comunità Ebraica di Firenze e della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Figline di Prato.

28/01/2013 15.29
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze