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MAGGIO MUSICALE, "PARTE MALE IL NUOVO COMMISSARIO"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi: "Doveva evitare che tornassero incertezza e precarietà"

Maggio Musicale Fiorentino. "Parte male il nuovo Commissario: saltano gli stipendi e il versamento dei contributi previdenziali", rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi che sottolineano come tornino "incertezza e precarietà anche dopo gli accordi sindacali". Rifondazione comunista chiede alla Provincia di Firenze e alle altre Istituzioni di "rimuovere immediatamente le inadempienze contrattuali, garantendo gli impegni e il piano della trasparenza nella gestione della Fondazione. Chiediamo inoltre di essere informati sui contributi del Fus che devono arrivare da Roma e su cui c’è forte incertezza sui tempi di erogazione". Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Incredibile ma vero: non hanno ancora potuto riprendere fiato i lavoratori del Maggio Fiorentino che una nuova tegola si abbatte sulla loro testa. Per problemi di liquidità lo stipendio del mese di febbraio slitta a data da definire mentre, secondo fonti sindacali la direzione del teatro non ha ancora provveduto a versare i contributi previdenziali 2012. Un vero e proprio danno economico, giuridico e previdenziale compiuto ai danni dei lavoratori..
Il nuovo commissario del Maggio Musicale Fiorentino, Francesco Bianchi, non appena insediatosi con il compito di rilanciare la prestigiosa e malconcia Fondazione Lirica per la città di Firenze e per i lavoratori, fa una prima pesante “stecca” mentre continua ad essere una chimera la trasparenza, la certezza nell’azione amministrativa e la corretta corresponsione dei salari ai lavoratori.
Anzi ora si aggiunge l’aggravante che i soldi non ci siano proprio. Una situazione inaccettabile e insostenibile anche per chi da tempo è impegnato in conflitti, presidi e mobilitazioni. Incertezza, preoccupazione e precarietà torna a turbare il clima tra i lavoratori che si sono già fatti carico di sacrifici e rinunce al limite dei loro diritti, come non ricordare gli effetti attivati dall’accordo del 31 gennaio scorso rappresentati dalla flessibilità e contratti di solidarietà che pesano enormemente sulle condizioni materiali della loro esistenza.
A questo proposito giova ricordare che “già da martedì scatterà la solidarietà per gli amministrativi, così come previsto dall'accordo siglato in Palazzo Vecchio”, mentre poco si sa sui contributi che dovrebbero arrivare da Roma dal Fus ( Fondo unico per lo spettacolo).
Inevitabilmente torna la protesta dei lavoratori, e dei sindacati, proprio sui temi dei diritti salariali e previdenziali.
Il gruppo provinciale di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino e la massima attenzione politico e istituzionale sulla vertenza, preoccupati di questo nuovo grave atto di inadempienza contrattuale chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire i motivi per i quali la Direzione del Maggio ha inaugurato la nuova gestione amministrativa nella più totale insolvenza contrattuale, non garantendo neppure il piano della trasparenza nella gestione della fondazione.
Chiediamo alla Giunta provinciale di chiarire il motivo per il quale si è deciso di rimandare il pagamento degli stipendi, qual è la reale situazione delle risorse e lo stato di applicazione degli accordi.
Chiediamo inoltre di essere informati sui contributi del FUS.
Siamo infine a richiedere alla provincia di Firenze, unitamente al Comune di Firenze e Regione Toscana, di rimuovere senza alcun indugio le inadempienze contrattuali onorando tutti gli impegni fino ad oggi assunti senza derogare più sui diritti".

04/03/2013 13.10
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze