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PASSERELLA BADIA A SETTIMO-SAN DONNINO: "FERROVIE RISPONDA"
Dura e unanime presa di posizione del Consiglio provinciale di Firenze. "Avviare la cantierizzazione e integrare l'operazione con Tpl su gomma"

Approvata all'unanimità dal Consiglio provinciale di Firenze una mozione della Commissione infrastrutture della Provincia di Firenze per richiamare Rete ferroviaria italiana al rispetto degli impegni assunti per la realizzazione della passerella ciclopedonale tra Badia a Settimo e San Donnino. Il Consiglio provinciale sostiene la raccolta di firme della petizione popolare promossa dalla Giunta provinciale. Si deve giungere "alla cantierizzazione di questa importante opera". Si deve dare anche mandato agli uffici preposti di studiare e prospettare, di concerto con i Comuni interessati, una ridefinizione puntuale del Trasporto pubblico locale delle zone interessate per avere un "efficace collegamento pubblico da e per la stazione di San Donnino e, sul versante di Scandicci, dalla passerella per e da Badia a Settimo e le zone industriali circostanti (San Colombano, Stagnacci, Castelpulci, Borgo ai Fossi, Pratignone, etc.) che favorisca la massima utilizzazione della passerella ciclopedonale una volta costruita.
"La mozione - spiega la consigliera Pd Loretta Lazzeri - recepisce la ricognizione fatta in ordine a riorganizzazione della mobilità di Firenze con le piccole stazioni. Sulla passerella, Ferrovie, con uno schiaffo alle Istituzioni, ad oggi non ha risposto alle nostre richieste".
Salvatore Barillari (Gruppo Misto) teme che si ripeta la "solita storia, tipo bretella Lastra a Signa-Signa: la passerella serve se ci sono infrastrutture di collegamento. Vi sono parti di Badia a Settimo con fognature ancora a cielo aperto".
Sottolinea questi aspetti anche Marco Cordone (Lega Nord) per un'infrastruttura attesa da anni: la risoluzione dà spessore a un'attesa di concretezza.
La battaglia è vincente, per Piergiuseppe Massai ed Erica Franchi (Pdl) se si affianca "al lavoro dei nostri uffici quello dei Comuni interessati per far sì che il Tpl venga rivisto. Gli emendamenti proposti dal Pdl e accolti nel documento vanno in questa direzione".
"Senza servizi su gomma - insiste Lorenzo Verdi, per Rifondazione comunista - la stazione di San Donnino rischia di fare la fine delle cattedrali nel deserto. Non avevo mai visto una petizione di un ente locale, che tuttavia prendo come un novità positiva, da tenere in considerazione anche per altre situazioni rimaste aperte aperte".
Il Presidente della Commissione Infrastrutture Franco Pestelli ha evidenziato gli aspetti di collegialità che hanno consentito di giungere a proporre ed approvare un documento solido.
Da parte dell'assessore alle Infrastrutture Marco Gamannossi la sottolineatura dei "comportamenti scorretti di Rete ferroviaria italiana, che devono cambiare. Riteniamo utile sollecitare anche un'iniziativa parlamentare visto che non abbiamo avuto risposte nemmeno a lettere ufficiali di richiamo".

23/04/2013 14.23
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze