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RICHARD GINORI, RIFONDAZIONE: "REINTRODURRE IL CODICE CIVILE"
Calò e Verdi in Provincia di Firenze: "Garantire il passaggio di tutti i lavoratori nella nuova azienda"

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato a Roma, per mercoledì 8 maggio 2013, il tavolo ministeriale, aperto ormai da mesi sulla vicenda della Richard Ginori, al quale sono invitati l’assessore regionale al lavoro, i curatori fallimentari, i sindacati di categoria e i Cobas. "Con una mossa a sorpresa - rilevano i consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - senza attendere l’esito del tavolo ministeriale, Gucci convoca in anticipo i sindacati per lunedì 6 maggio in Confindustria a Firenze".
Sul tavolo ci sono 13 milioni di euro di offerta e i 230 lavoratori rioccupati da far tornare nella nuova azienda, mentre nello stabilimento ce ne sono 308. I Cobas ribadiscono la propria preoccupazione per i livelli occupazionali prospettati e denunciano che dal bando di vendita è sparito l’art. 2112 del Codice Civile che prevede il passaggio di tutti i lavoratori nella nuova azienda, motivo per il quale "prima di parlare di occupazione è necessario conoscere il piano industriale e quale sia la sorte degli esuberi che sono stati lasciati al fallimento e più in generale quale siano le soluzioni concrete atte a salvaguardare l’occupazione".
Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Richard Ginori, chiede alla Provincia di Firenze di riferire sugli esiti di detti incontri, sulla presentazione del piano industriale, sugli strumenti di tutela e sostegno ai lavoratori e sui motivi per i quali dal bando è stato escluso la parte relativa al Codice Civile. Infine Rifondazione chiede se l’Amministrazione Provinciale, unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Sesto Fiorentino è intenzionata ad incontrare Gucci e Confindustria "affinchè sulla vertenza, che si presenta delicata e complessa, entrambi mostrino un profilo di alta responsabilità sociale data la posta in gioco dei 308 lavoratori". Presentata una domanda di attualità. Di seguito il testo del documento.

"Il Ministero dello Sviluppo Economico per mercoledì 8 maggio 2013 ha convocato a Roma, al tavolo ministeriale, aperto ormai da mesi sulla vicenda Ginori, l’assessore regionale al lavoro il curatore fallimentare, i sindacati di categoria e i Cobas.
L’incontro dovrebbe servire a chiarire e a mettere a fuoco aspetti procedurali e normativi della trattativa sindacale che si annuncia difficile e complessa per le parti sociali; esemplare è il primo commento dei Cobas ( l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa in fabbrica) e che ha sempre sostenuto nella sua azione di rappresentanza il principio della piena occupazione:“… pur ribadendo l'importanza dell'acquisizione da parte di GRG di Richard Ginori, ma confermiamo la nostra preoccupazione rispetto ai livelli occupazionali ad oggi prospettati…” – i lavoratori impiegati nello stabilimento sono 308 mentre Gucci ha annunciato di volerne ricollocare solo 230.
L’incontro in sede ministeriale è dirimente per capire come si affronta la procedura ex art. 47 L. 428/90, essendo sparita dal bando di vendita l’art 2112 del Codice Civile – la famosa tutela di legge che prevedeva il passaggio di tutti i lavoratori nella nuova azienda -, anche su questa omissione sulla quale il curatore fallimentare ha costruito il bando è appuntato il richiamo, l’attenzione e la preoccupazione dei Cobas che hanno sempre ritenuto essenziale non disarmare alcun impianto normativo di tutela occupazionale, poiché la famosa clausola sociale doveva servire a fare stare tutti dentro: "…la proposta della GRG, su cui il curatore fallimentare ha costruito il bando, non prevede questa volta la tutela posta dall'art. 2112 del codice civile che prevede il passaggio di tutti i lavoratori nella nuova azienda…”comunicato Cobas 3 maggio 2013.
Prima dell’incontro in sede Ministeriale è stato richiesto dal gruppo Gucci una riunione per il 6 maggio 2013 con le organizzazione sindacali della Richard Ginori in Confindustria a Firenze, sul tavolo ci sono 13 milioni di euro di offerta e i 230 lavoratori rioccupati da far tornare nella nuova azienda, entro il 22 maggio dovrebbe realizzarsi un accordo sindacale che Gucci ha indicato come indispensabile per dare corso definitivo alla propria offerta di acquisto.
Anche su la materia di questo incontro i Cobas hanno giustamente dichiarato che "… prima di parlare di occupazione, sarà necessario affrontare la discussione sul piano industriale passaggio fondamentale questo per capire come siano stati determinati gli esuberi indicati e fare quindi delle proposte finalizzate alla salvaguardia della piena occupazione… la società GRG, dichiarando di voler occupare fin da subito 230 lavoratori, lasciando al fallimento gli eventuali esuberi, pone una sorta di out out che rischia di limitare il ruolo del sindacato ed escludere la possibilità di soluzioni atte a salvaguardare l'occupazione…Confidiamo comunque che la controparte sia disponibile ad un serio e costruttivo confronto e rimaniamo convinti che con l'impegno di tutti si possano ricercare soluzioni positive e giungere ad un buon esito della trattativa…”.
Un invito chiaro ed esplicito alla Gucci ad affrontare in modo serio e responsabile gli incontri con le parti sociali, sapendo che nessun lavoratore potrà essere considerato zavorra, esubero o semplicemente uno scarto del quale liberarsi presto e con il massimo del profitto ecco perché dirimente a qualsiasi discussione sarà la presentazione del piano industriale e la valutazione dell’insieme degli strumenti di tutela e sostegno utilizzabili, anche perché i lavoratori in forza attualmente sono 308.
Il Tribunale di Firenze ha inoltre disposto la nomina di Sandro Quagliotti come co-curatore fallimentare, e ha rinviato l'udienza di verifica dello stato passivo al 17 giugno prossimo per i dipendenti della Ginori, e al primo ottobre per le altre categorie di creditori.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista in riferimento agli incontri sulla vertenza Richard Ginori previsti per lunedì 6 maggio in Confindustria a Firenze e mercoledì 8 Maggio al Ministero dello Sviluppo Economico, nel ribadire la piena solidarietà ai lavoratori dello stabilimento di Sesto Fiorentino, nell’esprimere stupore e preoccupazione nell’apprendere che dal bando di vendita sia stata escluso l’art 2112 del Codice Civile che prevede il passaggio di tutti i lavoratori nella nuova azienda chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sugli esiti di detti incontri, sulla presentazione del piano industriale, sugli strumenti di tutela e sostegno ai lavoratori e sui motivi per i quali dal bando è stato escluso la parte relativa al Codice Civile.
Inoltre chiediamo di sapere i motivi per i quali GRG non ha atteso l’esito del tavolo ministeriale che doveva chiarire alla presenza delle istituzioni ( Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Sesto Fiorentino) dei curatori fallimentari, delle organizzazioni sindacali tutti gli aspetti procedurali e normativi che tale vicenda contiene prima di convocare il tavolo fiorentino.
Infine chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale, unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Sesto Fiorentino è intenzionata ad incontrare Gucci e confindustria affinché sulla vertenza, che si presenta delicata e complessa, entrambi mostrino un profilo di alta responsabilità sociale data la posta in gioco dei 308 lavoratori".

06/05/2013 10.56
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze