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OUTLET BARBERINO DI MUGELLO, CONFRONTO IL 4 GIUGNO
La Provincia di Firenze esprime il suo disappunto: "Trovare una soluzione che tuteli i diritti dei 700 lavoratori"

Il 13 Marzo scorso presso il Palazzo Pretorio di Barberino di Mugello, su iniziativa della Filcam-Cgil e della Camera del Lavoro, si è tenuta un’assemblea pubblica sulle condizioni dil lavoro nell’Oulet. All'iniziativa ha partecipato anche la Provincia di Firenze, in quanto soggetto firmatario del Protocollo di Intesa, siglato in data 2 Febbraio 2005 tra le istituzioni (Comunità Montana, Comune di Barberino di Mugello, Provincia di Firenze) le organizzazioni datoriali e sindacali e relativo all'apertura dell’Outlet.
Nel corso dell'incontro è stato ufficialmente richiesto da parte delle organizzazioni sindacali al Sindaco del Comune di Barberino la riconvocazione del tavolo previsto nel protocollo di intesa del 2005.
In data 18 aprile 2013 si è svolto un incontro al quale hanno partecipato tutti i soggetti firmatari e una rappresentanza dei lavoratori e lavoratrici dell’Outlet. In questo primo incontro l'azienda si era resa disponibile ad una rivisitazione dello stesso protocollo d'intesa.
In data 9 maggio 2013 si è svolto un ulteriore incontro – a cui faceva riferimento la domanda di attualità di Rifondazione - al quale questa volta l’azienda non ha partecipato inviando una lettera della Direttrice del Centro e con la quale comunicava ufficialmente la non disponibilità ad affrontare in quel contesto le questioni in discussione e rimandandole ai Contratti Collettivi di Lavoro e alle nuove normative in materia di orari.
La Provincia di Firenze con il Comune di Barberino hanno espresso in un comunicato il loro disappunto e la loro preoccupazione per questo atteggiamento incomprensibile e che apre scenari di conflittualità, peraltro sottolineati da tutte le sigle sindacali presenti.
La Provincia e il Comune hanno richiesto quindi un incontro congiunto alla Regione Toscana che è stato fissato per il prossimo 4 giugno per riconvocare insieme la Direzione dell’Outlet e tentare nuovamente di trovare una soluzione che tuteli i diritti dei 700 lavoratori presenti ad oggi all’Outlet.
"La Direzione - secondo il capogruppo di Rifondazione Andrea Calò - non ha le carte in regola in ordine alla responsabilità sociale e alla correttezza delle relazioni sindacali, questioni che rischiamo di ripetere come una filastrocca ma che rappresentano il tema di fondo. Il Mugello non è terra di nessuno. L'azienda non deve disertare tavolo di confronto che non chiede la luna".

21/05/2013 12.30
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze