EDIFICI PUBBLICI A CONSUMO ZERO: A EMPOLI IL PRIMO
I tecnici della Provincia di Firenze a scuola da Walter Unterrainer. “Con l’energia per farsi un caffè ci si può riscaldare per un giorno intero”. Monciatti: “Studiare in scuole ecosostenibili è di per sé educativo"
“L’energia che occorre per fare un caffè è sufficiente per il riscaldamento di un’intera giornata”. E’ questa la filosofia di Walter Unterrainer, ‘santone’ della Bioedilizia e del risparmio energetico, che nella regione austriaca del Voralberg riesce a realizzare edifici privi di caldaie, nei quali si vive benissimo senza consumare una goccia di combustibile. E nel Voralberg il clima mite della Toscana è un sogno: le nostre temperature minime corrispondono alle loro di marzo.
Walter Unterrainer è oggi a Firenze, in Palazzo Medici Riccardi, per un corso su come si progettano edifici pubblici a consumo zero rivolto a 25 ingegneri, architetti e geometri dipendenti della Provincia di Firenze. Con lo stesso corso i tecnici della Provincia apprendono anche come risparmiare energia intervenendo sui vecchi edifici e adottando nuovi criteri nelle manutenzioni.
“E’ la prima volta che un ente locale in Italia organizza una iniziativa del genere - commenta Ugo Sasso, presidente dell’Istituto Nazionale Bioarchitettura - “e il corso è un grande successo. Serve tra l’altro a far capire quanto sia importante in questa materia il ruolo della formazione. La bioarchitettura non si basa su eccessi di tecnologie e alti costi ma sull’integrazione di tecnologie e conoscenze nell’organizzazione degli edifici. Bastano semplici accorgimenti per ottenere grandi risultati e piccoli interventi di costo contenuto per avere risparmi impensati”.
E sempre la Provincia di Firenze realizzerà il primo progetto italiano di scuola superiore senza centrale termica. E’ quello del nuovo polo scolastico di Empoli, nel quale tutti i volumi saranno distribuiti sull’asse est-ovest in maniera da avere gli sviluppi maggiori a sud (sole invernale) e nord. Questo orientamento facilita il riscontro d’aria su versanti a differente temperatura, ideale per il raffrescamento estivo. Alcune serre captanti, con l’aiuto anche di pannelli fotovoltaici, funzioneranno come luoghi privilegiati di smistamento nel periodo invernale e nelle stagioni intermedie diventeranno luogo di accumulo termico.
“Si fa carico alle pubbliche amministrazioni di non essere aperte alle novità – commenta l’assessore provinciale all’edilizia Marcia Monciatti – ma in questo caso la Provincia si è collocata all’avanguardia. Continueremo su questa strada, che nel settore della scuola ha già fatto partire una prima grande realizzazione, e insisteremo convinti anche del ruolo educativo della bioarchitettura: studiando in scuole progettate con attenzione per l’ecologia, oltre a stare meglio, i nostri ragazzi hanno la possibilità di valutare i pregi dell’ecosostenibilità”.