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A MERCANTIA L’ALMAMATER DI STEFANO ALINARI
Dal 17 al 21 luglio i gioielli, gli abiti, i tessuti ed i processi grafici realizzati dal Maestro con gli studenti del Corso di Laurea in Progettazione della Moda che saranno esposti negli spazi del Palazzo Pretorio di Certaldo

La Grande Madre (madre nutrice, alma mater) rimanda simbolicamente alla conoscen-za che il suo eterno ruolo garantisce ai nuovi nati per compiere i primi passi e per cre-scere.
La Grande Madre è altresì metafora del rapporto che si instaura fra maestro e discepolo attorno all’ipotesi del sapere. Il sapere è luce che guida nelle tenebre e, in un momento di oscurità come quello attuale, l’installazione proposta vuole essere occasione di cono-scenza: in questo caso, si riferisce all’opera creativa degli studenti in relazione con i lo-ro maestri.
Le creazioni presentate partono da presupposti antichi; in esse, l’uso sapiente della tec-nica ha permesso di controllare la materia e farla propria; la creatività che nasce dal pas-saggio di conoscenza fra chi insegna e chi apprende si esprime così nelle più disparate discipline.
Gioielli, abiti, tessuti e progetti grafici sono infatti l’esito di un’azione poetica che parte dall’idea e arriva alla realizzazione di oggetti artistici: in questo senso, l’aggettivo corri-sponde intenzionalmente al concetto di póiesis come atto che modifica la materia e le fa prendere forma.
I lavori realizzati alla luce del concetto di Grande Madre sono collocati nei suggestivi spazi del Palazzo Pretorio a Certaldo durante il periodo di Mercantia dal 17 al 21 luglio 2013.
Nella Cappella, il damasco (di seta tinta con colori naturali e tessuto artigianalmente al telaio) rimanda al concetto di fertilità con il simbolo del melograno. Assieme al telaio, il video “tessere la musica” e altri lavori di tessitura, rimandano esplicitamente ai simboli grafici archetipici della Grande Madre.
Un Trívio riconduce, poi, agli spazi della ex Prigione Maschile ove tre abiti femminili intendono rappresentare la dea Ecáte nelle sue tre forme principali che corrispondono alle tre età dell’uomo: la fanciullezza, la maturità e la vecchiaia. Una doppia installazio-ne di manichini che si sviluppa nelle due ali del suddetto Trívio accompagna gli abiti realizzati dagli studenti.
La Prigione Femminile ospita i gioielli realizzati dagli studenti sotto la guida del mae-stro Stefano Alinari, esposti in una grande teca: questi oggetti si caratterizzano per esse-re realizzati in bronzo e argento; metalli che dialogo fra loro.
Gli studenti del Laboratorio di Design del Prodotto Moda del Corso di Laurea Magistra-le in Design tenuto dalla prof. Elisabetta Benelli mettono in mostra alcuni accessori ide-ati secondo una loro personale interpretazione del concetto di “Grande Madre”.
Nella “Segreta” Femminile, una vecchia macchina per scrivere poggia sopra un tappeto d’erba; attorno, secchielli in plastica accolgono nella loro coverlap in “Nylon” (ottenuti mediante moderne tecniche di elaborazione digitale) i fiori prodotti dalla Madre Terra.
Nel Cortile del palazzo vi è infine un’installazione di piccoli telai.
In occasione dell’esposizione nel giardino attiguo al Palazzo Pretorio, tutte le sere si terrà un incontro musicale con il cantautore Eugenio Guglielmi che ripercorrerà il rap-porto fra musica e poesia con il suo lavoro “Rinascimento”: pubblicato nel 2004, questo
ripropone le più belle canzoni di Dante, Petrarca, Poliziano, Cavalcanti, Bocaccio (di cui ricorre l’ottocentesimo anniversario dalla nascita a Certaldo) e altri poeti minori del-la nostra più genuina tradizione letteraria.

15/07/2013 18.13
Provincia di Firenze