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NUOVA COMAUTO. RIFONDAZIONE: "SI PUO' PORRE FINE ALLA PRECARIETA'"
"Con l'apertura della nuova concessionaria all'Osmannoro prospettive per i 50 lavoratori delle ex filiali Renault"

Sulla vicenda del gruppo Nuova Comauto, che conta concessionarie Renault in tutta la Toscana, Rifondazione apprende che l’11 settembre è convocata l’unità di crisi alla direzione del Lavoro della Provincia di Firenze, alla presenza della parte datoriale e dei rappresentanti sindacali di categoria.
La concessionaria ha annunciato che aprirà una propria sede anche nel capoluogo toscano, all'Osmannoro. "Riteniamo che l’apertura di una nuova concessionaria - spiega il capogruppo di Rifondazione Andrea Calò - potrebbe rappresentare l’occasione per i 50 lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault, ancora in cassa integrazione, di porre fine alla precarietà."
Rifondazione Comunista mantiene alta l’attenzione sul caso della multinazionale Renault, nel confermare la solidarietà ai lavoratori delle ex filiali fiorentine, chiedono di essere informati sull’esito dell’incontro dell’11 settembre prossimo.
Presenta una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Renault: il marchio francese non sparirà da Firenze. Nel rispondere oggi alla domanda di attualità presentata dal nostro gruppo il Presidente della Provincia di Firenze ha informato il Consiglio che l’11 settembre prossimo è convocato il tavolo per l’unità di crisi presso la direzione del Lavoro della Provincia di Firenze, alla presenza della parte datoriale e dei rappresentanti sindacali di categoria.
La conferma di quanto più volte dichiarato dal marchio francese, quando nello scorso febbraio la direzione aziendale di Renault a Firenze comunicò alla RSU la volontà di chiudere la filiale fiorentina nella quale lavoravano 50 persone, è stata una scelta devastante sul piano sociale, 50 famiglie entrarono così nell’incubo della precarietà in un momento di forte recessione economica e di pesante crisi occupazionale.

Il 20 maggio 2013 al tavolo procedurale della Direzione Lavoro della Provincia di Firenze fu firmato dalla società automobilistica e dalle organizzazioni sindacali un verbale di accordo con il quale si concordava il ricorso all’utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione attività delle sedi di Via Chiari, Via Lucca e Lungarno Aldo Moro.
L’accordo sulla CIGS prevedeva la decorrenza dal 20 maggio 2013 per 12 mesi di ammortizzatori sociali, accompagnati da un programma finalizzato alla riqualificazione ed eventuale ricollocazione dei lavoratori interessati che potrà concretizzarsi al termine della trattativa.
La notizia dell’apertura di una nuova concessionaria potrebbe rappresentare l’occasione per i 50 lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault di trovare un accordo con la proprietà per riassorbirne almeno una parte.

E stato comunicato in Consiglio dallo stesso Presidente della Provincia che 11 settembre ci sarà la convocazione in Provincia, al tavolo dell'unità di crisi alla presenza della parte datoriale e delle Organizzazioni Sindacali di categoria.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista

Nel riaffermare la solidarietà ai lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault in cassa integrazione straordinaria e ancora in attesa di ritrovare un posto di lavoro, e avendo appreso che il gruppo Nuova Comauto dovrebbe aprire una nuova sede all’Osmannoro e che è intenzione da parte delle organizzazioni sindacali di richiedere di ottenere un riassorbimento dei lavoratori espulsi dalla Renault

in relazione alla conferma della convocazione dell’unità di crisi provinciale per 11 settembre, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente, di essere informati sull’esito dell’incontro del tavolo procedurale della direzione lavoro, sui risultati raggiunti dopo la stipula del verbale di accordo in materia di occupazione e lavoro, quanti sono i lavoratori che hanno ritrovato una collocazione e quali sono stati gli strumenti di politica attiva e di sostegno messi in essere dall’Amministrazione Provinciale".

10/09/2013 13.07
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze