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TARGETTI SANKEY, "NON FAR PRECIPITARE LA SITUAZIONE"
L'assessore Giovanni Di Fede illustra in Consiglio provinciale di Firenze lo stato della vertenza e le possibili prospettive, rispondendo a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista

Targetti Sankey. Nel Consiglio provinciale di Firenze l'assessore Giovanni Di Fede ha risposto a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista sulla nota azienda fiorentina, terzo gruppo europeo nel settore dell'illuminazione architettonica di esterni ed interni che, dopo l'integrazione con la danese Poulsen, sta vivendo una gravi crisi. La situazione ha portato, fra l'altro, "ad un preoccupante decremento occupazionale", dai 395 addetti del 2009 ai circa 250 attuali.
Nell'ambito di un confronto e di una verifica circa la situazione aziendale e la presentazione di un nuovo piano industriale, durante la riunione dell'Unità di crisi dello scorso primo agosto, la direzione aziendale ha annunciato di aver individuato 160 esuberi strutturali sui 250 lavoratori complessivi e conseguentemente di aprire una procedura di mobilità poi avviata in data 22 agosto.
Circa gli ammortizzatori in essere, è in corso di utilizzo un contratto di solidarietà in scadenza il prossimo 6 novembre.
Il primo incontro fra le parti, circa la procedura, in data 9 settembre, ha visto l'azienda confermare gli esuberi come condizione necessaria alla sopravvivenza e al rilancio.
Le organizzazioni sindacali, che chiedono il ritiro dei licenziamenti, dopo aver indetto gli scioperi del 26 agosto e del 10 settembre, hanno dato vita ad una manifestazione per le vie del centro storico di Firenze per sensibilizzare l'opinione pubblica circa la difficile situazione dell'azienda ed in primo luogo dei lavoratori.
Le Istituzioni hanno ritenuto molto grave la decisione della proprietà e hanno chiesto all'azienda di non far precipitare la situazione, sottolineando la necessità di utilizzare tutti gli ammortizzatori socali disponibili per attenuare l'impatto sociale e richiamandola a garantire la prospettiva industriale, vista la rilevanza di Targetti Sankey sui mercati italiano ed internazionale.
Le Istituzioni si sono dichiarate disponibili per ogni eventuale nuova richiesta di convocazione dell'unità di crisi.
"Condividiamo le preoccupazioni della Giunta - ha commentato per Rifondazione Andrea Calò - Targetti ha elevato la qualità dei prodotti, comunque realizzati grazie all'impegno straordinario dei lavoratori. Il gruppo non ha ancmora presentato un piano industriale, mentre invece lo hanno fatto le parti del sindacato. E' un bene la disponibilità delle Istituzioni a tenere aperti i canali e a intervenire".

20/09/2013 17.37
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze