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PIANO FAUNISTICO-VENATORIO APPROVATO DAL CONSIGLIO PROVINCIALE
Ecco le coordinate dell'atto di programmazione illustrato dall'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli

Con i voti favorevoli della maggioranza Pd-Progetto Toscana Idv-Sel e l'astensione di Rifondazione comunista è stato approvato il Piano Faunistico Venatorio 2012-2015 della Provincia di Firenze, illustrato dall’assessore provinciale all’Ambiente Renzo Crescioli. Accolto un emendamento proposto da Rifondazione comunista sulle zone di protezione del comprensorio Sud e sul ponte di Millo (Bagno a Ripoli). Contrari al Piano Pdl, Udc, Gruppo Misto e Lega Nord.
“Il Piano– ha detto l'Assessore Crescioli– è il risultato di un anno e mezzo di lavoro intenso. Esso infatti è stato redatto dal personale della Provincia di Firenze che con professionalità ed esperienza ha raccolto ed elaborato una grande mole di dati provenienti dalle precedenti programmazioni al fine di avere tutte le informazioni necessarie ed oggettive per poter avviare la programmazione del triennio a venire. Al lavori dei tecnici si è affiancata poi la forte collaborazione della Polizia Provinciale, degli Ambiti territoriali di caccia Firenze 4 e Firenze 5, delle Istituzioni, primi fra tutti i Comuni, del mondo agricolo, ambientalista e venatorio con le loro associazioni ed organizzazioni.
Infatti la parola d’ordine è stata sin dall’inizio partecipazione e preziosi sono stati quindi i pareri, le osservazioni, fino alle più semplici riflessioni, che hanno contribuito a costruire un Piano ampiamente condiviso. Al tempo stesso partecipazione, condivisione e concertazione sono anche imprescindibili parole d’ordine che dovranno ispirare l’attuazione del Piano e la gestione”.
Il Piano sarà ora inviato alla Giunta Regionale, per la verifica della coerenza con il Piano agricolo forestale della Regione Toscana (Praf). Per gli obiettivi di programmazione difatti si sono seguiti in via prioritaria gli indirizzi del Praf, adattandoli però alle esigenze e caratteristiche del territorio provinciale, dell’uso del suolo e delle evoluzioni economiche e sociali.
“L’obiettivo principale del Piano - ha spiegato Crescioli - è quello di salvaguardare e conservare la fauna selvatica nel suo habitat, ma con il fine di salvaguardare anche l’economia rurale ed il paesaggio, il tutto in un equilibrio di sostenibilità. Da qualche anno infatti tra gli obiettivi della programmazione faunistico venatoria accanto alla tutela della fauna selvatica si è aggiunta la salvaguardia dell’economia rurale e del paesaggio che, indirettamente, garantiscono la ricchezza di biodiversità”.
Crescioli ha poi ricordato come questo Piano ponga molta attenzione alla gestione delle popolazioni di ungulati quali maggiori responsabili dei danni all’agricoltura, contemplando ogni possibilità che la normativa attualmente vigente concede per la loro gestione ed il loro contenimento.
Tra gli altri obiettivi del Piano ricordati dall’Assessore, il primo, più “venatorio”, è quello di promuovere e favorire l’incremento della piccola fauna stanziale cacciabile attraverso la riproduzione naturale, mentre il secondo, più “culturale”, è quello di monitorare, al fine di una maggiore conoscenza, tutta la fauna, in particolare quella migratoria. Il Piano per questo fornisce tutta una serie di indirizzi e prescrizioni in particolare per gli istituti deputati alla gestione faunistica, come, per esempio, le Zone di Ripopolamento e Cattura, le Oasi di protezione o le Aziende Faunistico Venatorie.

23/09/2013 18.20
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze