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ATAF GESTIONE, CON LO SPEZZATINO AZIENDALE AZZERATI TUTTI GLI ACCORDI SINDACALI AZIENDALI
Domanda di attualità dei consiglieri di Rifondazione in Consiglio provinciale

Al Presidente della Provincia di Firenze
Andrea BARDUCCI


Al Presidente del Consiglio Provinciale
Piero GIUNTI

Oggetto: lo spezzatino di Ataf Gestione rimanda il conto ai lavoratori, la disdetta del contratto integrativo e di tutti gli accordi aziendali dal 31 dicembre 2013.
Si conferma la strada della privatizzazione con uno spacchettamento di Ataf in tre pezzi di azienda.
Un servizio essenziale per la mobilità della città attaccato sul versante dei diritti acquisiti e della salvaguardia dei posti di lavoro. Si conferma una scelta grave e irresponsabile, profondamente lesiva degli accordi sottoscritti, che indicava come il trasporto collettivo dell’area fiorentina dovesse rimanere per un unico soggetto gestore. Rifondazione Comunista sostiene la vertenza, che comprende i diritti dei lavoratori di Ataf, ma anche la tutela e il diritto alla mobilità di tutti i cittadini. Domanda di attualità art. 39 del regolamento del Consiglio Provinciale.

Dal 31 dicembre prossimo ATAF non esisterà più né come marchio né come azienda di trasporto.
Seguita la logica di privatizzazione selvaggia pianificando uno spezzatino aziendale, che ha come primo effetto la disdetta di tutti gli accordi integrativi e aziendali, 321 in tutto, dal prossimo 31 dicembre 2013.

E’ questo passaggio di spacchettamento aziendale, che coronerà dal dal 1° gennaio 2014 il processo di privatizzazione iniziato circa un anno fa con a creazione di Ataf Gestioni.
La trasformazione di una sola azienda in tre diverse realtà gestionali, con la prevedibile triplicazione di ruoli apicali conseguenti: Presidenti; Direttori; e Consigli di Amministrazione e con una divisione dei soci e dei ruoli che si sono raggruppati sotto il nome di “Ataf Gestioni” al momento di comprare la vecchia Ataf.

Quella che era l'Ataf pubblica prima, poi diventata la privata “Ataf Gestioni”, si «spacchetterà»; ovvero il processo di privatizzazione iniziato circa un anno fa andrà ulteriormente avanti con la trasformazione da una sola azienda in tre diverse, …”Ovvero: Busitalia (l'azienda trasporti toscana che appartiene al cento per cento alle Ferrovie) al 70%, la pratese Cap al 25% e la bresciana Autoguidovie al 5%. ...”

Tutto questo accade senza che le Istituzioni pubbliche , Provincia e Comune di Firenze e Regione Toscana, sollevino un dito a bloccare un simile obbrobrio, pur sapendo che il bando di vendita imponesse che l'Ataf doveva restare un’unica azienda di trasporti.
Particolare questo che ha indotto la francese Ratp ad aggiungere un'altra protesta al ricorso già presentato al Tar contro la sua esclusione dalla gara.

La divisione della società Ataf Gestioni in tre diverse aziende: Busitalia, Cap e Autoguidovie, ha prodotto subito, dopo l’annuncio dell’operazione finanziaria, da parte dei sindacati e dei lavoratori, “…l'inizio della vertenza contro la disdetta dell'integrativo, contro la divisione in tre tronconi dell'azienda, contro la mancanza, protestano i sindacati, di qualsiasi piano industriale, per la sicurezza del mantenimento dei posti di lavoro….”
Rifondazione Comunista da sempre contraria alla privatizzazione di Ataf e dei trasporti, continuerà a sostenere ogni vertenza aziendale, tutte le mobilitazioni e gli scioperi che saranno indetti a difesa del servizio di trasporto, inteso come bene comune, e per la difesa dei diritti contrattuali e dei livelli occupazionali.
Ritiene indispensabile e opportuno che tutte le Istituzioni – Provincia e Comuni dell’area metropolitana serviti da Ataf e Regione Toscana- rilevino la non conformità di questo “spacchettamento” con la clausola del bando pubblico di tenere unita l’azienda di trasporto, contravvenendo così alle esplicite norme del bando di vendita.
Che le Istituzioni contrastino questa modalità di gestione aziendale, che attraverso uno spezzatino di proprietà attacca il lavoro e diritti, azzera i contratti in essere e produce solo disoccupazione e impoverimento generale.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori di Ataf e partecipazione alla vertenza, che si trovano nuovamente a contrastare con la difesa dei propri diritti di lavoratori, un bene comune per tutti i cittadini, nel dichiarare il proprio impegno politico e istituzionale a difesa di questa causa, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e All’assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo in “Ataf Gestione” e quali sono le finalità dell’annunciato “spacchettamento” aziendale in tre tronconi.
Altresì chiediamo di sapere cosa intende fare la Provincia di Firenze unitamente alla Regione Toscana e ai Comuni per contrastare il proseguimento di tale processo sapendo il bando di vendita da pubblico a privato comprendeva l’impegno ad una gestione unica dei trasporti su gomma sull’area provinciale.
Chiediamo di riferire altresì quali sono gli impegni che la provincia di Firenze unitamente ai Comuni dell’area metropolitana serviti da Ataf, e alla Regione Toscana, intendono mettere in campo per la tutela e il sostegno dei lavoratori, che si trovano nuovamente al centro di una vertenza che comprende i loro diritti di lavoratori, ma anche la tutela e i diritti alla mobilità di tutti i cittadini.

Andrea Calò
Lorenzo Verdi

01/10/2013 12.23
Provincia di Firenze - Ufficio stampa del Consiglio provinciale