IMMIGRAZIONE, BARDUCCI: "NON BASTA UN ARZIGOGOLO LEGISLATIVO"
Il Presidente della Provincia di Firenze: "Il naufragio di Lampedusa è la rappresentazione di un'assenza: quella del mondo sulla guerra e sulla fame. La Bossi-Fini è superata: ci vogliono altri strumenti, all'altezza delle nostre responsabilità storiche"
Immigrazione, dopo Lampedusa. Per il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, intervenuto in Consiglio provinciale durante un confronto sul tema, "bisogna prendere atto che siamo dentro un mondo sempre più sconvolto. Quanto accaduto è la rappresentazione di ciò che sta accadendo a due passi da casa nostra. Si fugge dalla guerra e dalla fame".
Ci vogliono strumenti nuovi e veri, perché "non si può rispondere con un arzigogolo legislativo", a volte per una maggiore chiusura e qualche volta per un po' di apertura: "Il punto è che il mondo manca di presenza sulla guerra e sulla fame, manca in modo intelligente in Africa". Il centro del Mediterraneo "siamo noi e dovremmo avere una funzione attiva. Non conquisteremo la pace del mondo, se non pacificheremo il Mediterraneo. L'Italia ha una responsabilità storica".
Paesi in guerra sono ex colonie europee e italiane. L'acqua e le fonti energetiche vanno riconvertite a favore di quelle comunità. Si tratta di applicare un principio fondante, sottoscritto e non applicato: libera circolazione degli uomini e delle merci.
"Oggettivamente - ha concluso Barducci - la legge Bossi-Fini non è più all'altezza della situazione. Non è un problema ideologico, la mia è un'osservazione non strumentale. Abbiamo bisogno di mettere in campo altri strumenti".