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TAGLI NEL BOSCO DI SECCIANO. IL PUNTO IN CONSIGLIO PROVINCIALE FIRENZE
L'assessore all'Agricoltura Pietro Roselli risponde a Rifondazione comunista

Tagli nel bosco di Secciano, nel comune di Calenzano. Sulla vicenda era stata presentata una domanda d'attualità di Rifondazione comunista, alla quale ha risposto in Consiglio provinciale l'assessore all'Agricoltura Pietro Roselli. Non si tratterebbe di una collina sventrata, ma semplicemente di un taglio del bosco, regolarmente autorizzato e correttamente eseguito, con la sola infrazione di essere intervenuto dentro il bosco per portare via la legna anziché con i muli, come era stato indicato dalla Provincia, con mezzi meccanici. Questo ha comportato l’apertura della pista, senza taglio del bosco, cosa che sarebbe stata autorizzata se regolarmente richiesta. Trattandosi di un bosco e quindi di un'area soggetta a vincolo, non può esserci sanatoria ed è stato aperto il procedimento penale. La Provincia ha provveduto a sospendere i lavori prescrivendo di nuovo l’uso dei muli per portare via la legna. La pratica è in corso. La Provincia non ha motivo di ulteriori interventi, ma invita alla prudenza prima di esprimere giudizi. In particolare le imprese, che sono quasi tutte albanesi e macedoni di extracomunitari, intervengono con la correttezza e la regolarità di rito, e non è accettabile che vengano segnalate nelle interrogazioni come "avvezze a illeciti amministrativi e penali".
"Accolgo l'invito alla prudenza che penso valga in generale - ha replicato per Rifondazione comunista Lorenzo Verdi - anche se credo che l’Assessore abbia sbagliato domanda di attualità, nel senso che le cose a cui faceva riferimento forse sono nella domanda di un altro partito politico (vi era stata anche un'interrogazione della Lega Nord, ndr). Per parte nostra espressioni riferite all'operato di ditte si riferiscono alla pratica del subappalto a ditte straniere che è una consuetudine da parte di quelle italiane e che spesso avviene in modalità non corrette. Non si tratta di un problema di nazionalità. Se non siamo stati capiti e ci siamo espressi male allora ne approfitto per chiarire e per correggermi. Rimane il fatto che nella realizzazione dei lavori le prescrizioni non sono state seguite e, a quello che risulta, sono state realizzate sei piste, per una lunghezza di 4 chilometri, con degli escavatori. E questo credo e crediamo che possa aver prodotto dei danni da un punto di vista ambientale e paesaggistico, e ci chiedevamo se anche idrogeologico. In ogni caso prendiamo atto della risposta e chiaramente poi seguiremo l’esito, anche penale, della vicenda".

10/10/2013 09.42
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze