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NORD LIGHT SIECI, "APRIRE TAVOLO DI CRISI"
Stefano Prosperi(Pd): "Scongiurare chiusura dello stabilimento e trasferimenti". Incontro dei dipendenti con Cgil e responsabili Pd

Martedì 8 ottobre si è svolto un incontro tra i lavoratori della Nord Light di Sieci, con Marco Trapassi per la Fiom Cgil di Firenze, Stefano Righeschi, segretario del Pd di Sieci, Stefano Prosperi, capogruppo in Consiglio provinciale del Pd e Andrea Serafini, segretario unione comunale Pd di Pontassieve.
I lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione a fronte dell'annuncio della chiusura dello stabilimento Nord Light di Sieci previsto per il gennaio 2014, deciso dalla controllante Artemide e che prevede il trasferimento di tutti i lavoratori a Pregnana Milanese (Mi) e Tergate (Bg). Hanno quindi chiesto la convocazione urgente del tavolo di crisi con il coinvolgimento della Provincia di Firenze e del Comune di Pontassieve, al fine di scongiurare il trasferimento e predisporre un piano di rilancio dell’azienda.
Prosperi, Serafini e Righeschi, esprimendo la loro solidarietà ai lavoratori e l'impegno a sostenere la loro vertenza, sollecitano l'apertura del tavolo di crisi richiesto dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali e auspicano che si apra al più presto un confronto fra queste e la direzione dell'azienda per discutere sul futuro dello stabilimento Nord Light di Sieci.
Si devono vagliare tutti gli strumenti concreti utili a salvaguardare il sito produttivo e le sue maestranze. "Nord Light - si legge in una nota - è un'eccellenza del territorio pontassievese, nata e cresciuta a Sieci e che progetta, sviluppa e commercializza apparecchi per illuminazione a led. In questi anni ha partecipato a progetti importanti, forte della sua competenza nel settore e per quella delle sue maestranze, che proprio a Sieci hanno trovato la condizione ottimale per poter operare".
Sradicare l'impresa dal suo territorio "significherebbe far pagare un prezzo troppo alto ai dipendenti che rischierebbero il posto di lavoro e svuoterebbe il territorio di una sua importante azienda manifatturiera".

10/10/2013 10.12
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze