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CMP POSTE SESTO FIORENTINO. "CHIARIRE DIVERSI PROFILI"
Richiesta dei consiglieri di Rifondazione comunista alla Provincia di Firenze

Riprende lo stato di agitazione con presidio permanente dei lavoratori delle meccanizzazioni postali di Sesto Fiorentino "nei confronti della impresa vincitrice dell’appalto che ha annunciato un pesante piano antisociale", avvertono i consiglieri provinciali di Firenze Andrea Calò e Lorenzo Verdi. La Fiom chiede la riassunzione di tutti lavoratori con un contratto di solidarietà espansivo in modo da rendere possibile il reingresso nel tempo di tutti i lavoratori. Rifondazione comunista "nell’esprimere solidarietà ai lavoratori degli appalti al Cmp delle Poste chiede al Presidente della Provincia di Firenze riferire su questa vicenda, sul profilo assunto dall’ente appaltante e dall’impresa vincitrice dell’appalto, sugli sbocchi occupazionali e cosa intende fare la Provincia unitamente al Comune di Sesto Fiorentino per sostenere le richieste sindacali e i diritti dei lavoratori impegnati a difendere lavoro e occupazione". Accolta in Provincia la relativa domanda d'attualità di Rifondazione. Di seguito il testo del documento.

"Si complica di nuovo la vertenza Cmp delle Poste a Sesto Fiorentino e riprende lo stato di agitazione de tecnici meccanizzati nei confronti della impresa vincitrice dell’appalto, a dichiararlo è la Fiom Cgil.
La vertenza e dunque lo stato di agitazione deriva dal fatto che dopo avere vinto, in associazione temporanea d’impresa con Selex Es, la gara d’appalto per lo svolgimento del servizio, Ph Faciity ha proposto di assumere 150 lavoratori degli attuali 206. A Sesto Fiorentino questo comporterebbe il licenziamento di11 persone su 22 addetti totali rendendo impossibile il lavoro.
Sulla base di questa dichiarazione fu avviato un negoziato dove inizialmente sembrava fosse possibile scongiurare la mole ingente dei licenziamenti fino a quando durante l’ultimo incontro nazionale spiega la Fiom Cgil “…tra organizzazioni sindacali, Selex Es e l'azienda Ph quest'ultima ha ritrattato le assicurazioni verbali date in precedenza al tavolo di trattativa,e ora dice di non essere disposta a riassumere il numero di lavoratori per il quale si era impegnata…”.
Dopo questa ennesima doccia fredda “…i lavoratori hanno riattivato un presidio permanente davanti al Cmp….”. La Fiom chiede la riassunzione di “…tutti lavoratori con un contratto di solidarietà espansivo in modo da rendere possibile il reingresso nel tempo di tutti i lavoratori…". Poste Italiane, l'ente appaltante, non può pensare da una parte di salvare Alitalia e dall'altra di scaricare i costi degli appalti.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori degli appalti al Cmp delle Poste a Sesto Fiorentino a rischio licenziamento da parte di una impresa che vuole fare profitto facendo cassa su lavoro, occupazione salari, nel ritenere grave che su questa vicenda non emerge alcun profilo di responsabilità sociale da parte di nessuno degli attori datoriali chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su questa vicenda, sul profilo assunto dall’ente appaltante e dall’impresa vincitrice dell’appalto, sugli sbocchi occupazionali.
Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale è stata interessata per quanto di sua competenza dalle organizzazioni sindacali sulla complessità della vertenza e cosa intende fare la Provincia di Firenze unitamente al Comune di Sesto Fiorentino per sostenere le richieste sindacali e i diritti dei lavoratori impegnati a difendere lavoro e occupazione".

31/10/2013 12.04
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze