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COTTO DI IMPRUNETA, "SI PARLA MA IL TAVOLO NON C'E'"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista sul rilancio della produzione

La crisi del comparto del “Cotto di Impruneta” ha bisogno di un "immediato impegno; la necessità di un tavolo regionale è stata invocata in tutte le sedi, ma, non si riesce a sapere dove si è arenato il tanto auspicato 'tavolo' sul rilancio del cotto?" I consiglieri provinciali di
Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono, con una domanda d'attualità, di sapere "qual è il percorso e quali le proposte promosse dalla Provincia di Firenze sul possibile disciplinare; sulle proposte inerenti il rilancio della produzione; sugli investimenti e sulle nuove linee di commercializzazione la tutela dei lavoratori e rilancio dell’occupazione".
Di seguito il testo della domanda.

"E’ tempo di agire; la Crisi del comparto del cotto ha bisogno di un immediato impegno Interistituzionale. Il 16 ottobre è stato convocato in Provincia a Firenze un incontro tra l’Amministrazione Provinciale, i Sindaci di Impruneta e di Greve in Chianti, i rappresentanti dei produttori ed i sindacati, al fine di rilanciare la produzione e individuare nuove strategie di marketing e maggiore competitività. Il 7 Novembre le rappresentanze dei lavoratori e dei comuni interessati hanno incontrato la Commissione Lavoro della Provincia di Firenze. Al Ferrone una partecipata assemblea di lavoratori del cotto indetta dalla Cgil ha lanciato nuovamente l’allarme, senza rassegnazione sul futuro, ma anche decisi a non aspettare la fine degli ammortizzatori sociali.
La necessità di un tavolo Regionale è stata invocata in tutte le sedi ma, non si riesce a sapere che fine ha fatto la proposta di una convocazione di un tavolo Interistituzionale a livello regionale?
Una necessità questa ritenuta indispensabile al fine di un coordinamento che miri a rilanciare sul livello nazionale e internazionale i manufatti.
Inoltre serve un progetto generale di sviluppo sul territorio del Chianti, è necessario prevedere il sostegno per chi è stato espulso dal settore. …”Abbiamo lavoratori sotto sfratto dopo aver lavorato bene per 30 anni in un'azienda: in un Paese civile come il nostro questo è inaccettabile. Nei Comuni bisogna prevedere risorse, per quanto poche siano, di sostegno per le famiglie dei lavoratori e delle lavoratrici al momento in difficoltà, fermo restando il ragionamento sulla ricollocazione: all'interno del settore sarebbe un sogno, altrimenti anche altrove…”.
Negli ultimi 12 anni siamo passati da circa 550 del 2001 alle circa 150 unità del 2013

Rifondazione comunista, nel ribadire la propria solidarietà alle centinaia di lavoratori espulsi dalla produzione richiede che sia data immediata risposta per la costituzione di un tavolo interistituzionale coordinato dalla Regione Toscana, in cui si tenga presente anche l’aspetto occupazionale e non solo quello di arrivare a una stesura di un disciplinare del marchio 'Cotto dell' Impruneta' per favorire la commercializzazione sul terreno nazionale e internazionale.

Rifondazione richiede di sapere se le Amministrazioni Locali a partire dalla Provincia di Firenze, hanno intenzione di predisporre un apposito fondo anticrisi a sostegno e tutela delle centinaia di lavoratori del comparto.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nel proporre la propria solidarietà ai lavoratori del settore del cotto, il pieno sostegno politico e istituzionale alle vertenze sindacali aperte, nel ritenere apprezzabile, in quest’ultima fase, l’attività Istituzionale della provincia di Firenze, dei Comuni interessati, delle imprese e i sindacati, per affrontare la crisi del settore del cotto, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quale percorso ha fatto e dove si è arenato il tanto auspicato “tavolo” sul rilancio del cotto?
Qual è il percorso e le proposte promosse dalla Provincia di Firenze sul possibile disciplinare, sulle proposte inerenti il rilancio della produzione, gli investimenti sulle nuove linee di commercializzazione.
Altresì chiediamo di sapere la Provincia di Firenze, unitamente ai Comuni di Impruneta e Greve in Chianti hanno intensione di predisporre degli appositi fondi anticrisi a sostegno e tutela delle centinaia di lavoratori licenziati a causa della pesante crisi recessiva e dalla chiusura di molte aziende, per contrastare la desertificazione produttiva e la perdita di insostituibili professionalità manifatturiere".

14/11/2013 15.36
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze