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VALDISIEVE, TRE STORICHE AZIENDE IN CRISI. BARDUCCI: “LA PROVINCIA FARÀ LA SUA PARTE”
“E’ necessaria l’apertura di un tavolo di crisi per la Nord Light. E chiediamo la disponibilità della proprietà in questo senso.”

Lo stabilimento Colacem (ex Italcementi) di San Francesco, nel comune di Pelago e le aziende Nord Light e HMV, con sede a Sieci, frazione di Pontassieve, sono tre realtà imprenditoriali in crisi della Valdisieve.

Il Presidente della Provincia Andrea Barducci, insieme al capogruppo in consiglio provinciale del PD, Stefano Prosperi, hanno incontrato ieri i lavoratori ed i rappresentanti sindacali. I dipendenti del cementificio Colacem, dopo aver illustrato il percorso che ha portato alla chiusura della storica azienda, si sono dichiarati disponibili ad affrontare percorsi formativi per ricollocarsi professionalmente. “Cercheremo di lavorare sul versante della formazione – ha detto Andrea Barducci – e proveremo ad ottenere la cassa integrazione straordinaria”.

Al circolo “1° Maggio” di Sieci il Presidente Barducci e il capogruppo Prosperi hanno incontrato i lavoratori e le organizzazioni sindacali della Nord Light e della HMV. I lavoratori della Nord Light – spiegano Barducci e Prosperi - hanno espresso forte preoccupazione per l'annuncio della chiusura imminente dello stabilimento, con la previsione del trasferimento di tutti i lavoratori in Lombardia. Si tratta di una decisione che obbligherebbe i lavoratori a trasferirsi lì per mantenere il posto di lavoro, creando notevoli disagi e forti spese per loro e per le rispettive famiglie. In caso contrario, trattandosi di rifiuto al trasferimento e non di licenziamento, questi lavoratori non potrebbero accedere agli ammortizzatori sociali”. “E’ necessaria l’apertura di un tavolo di crisi per la Nord Light – ha detto il Presidente Barducci -, e chiediamo la disponibilità della proprietà in questo senso”.

Ancora più critica la situazione dei lavoratori della HMV, un'azienda specializzata da oltre 50 anni nella realizzazione di componenti tecnologici di alta precisione, che occupava fino a pochi mesi fa circa 30 dipendenti con elevate capacità professionali ed è stata dichiarata fallita a metà novembre dal Tribunale di Firenze. “Purtroppo non è stato possibile scongiurare il fallimento dell’azienda – afferma Stefano Prosperi – ci auguriamo che il curatore fallimentare agisca tempestivamente magari individuando un compratore. In ogni caso è necessario che tutti siano responsabilizzati, magistratura compresa, e che si evitino lentezze e incertezze decisionali che mettano a rischio possibili opzioni per il futuro dei lavoratori”.

28/11/2013 17.46
Provincia di Firenze