MILA PIERALLI RICORDATA DAL CONSIGLIO PROVINCIALE DI FIRENZE
La testimonianza del Presidente Andrea Barducci: L'impegno politico può riempire degnamente una vita se costruita su sobrietà, disinteresse e partecipazione ideale
Attraverso una testimonianza del Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, l'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi ha ricordato Mila Pieralli, scomparsa nei giorni scorsi, la sua vita spesa con senso di appartenenza e senso di comunità, "mettendo in campo punti di riferimento forti con i quali confrontarsi con altre esperienze e appartenenze". Presidente della Provincia di Firenze dal 1990 al 1995, con una vita politica condivisa sul territorio tra Firenze e Scandicci, "Mila ha maturato la sua esperienza politica in un contesto profondamente diverso da quello attuale, mettendola a dispozione di un contesto più ampio". Ha chiuso la sua esperienza come miltante e dirigente dell'Anpi provinciale, in qualche modo ricongiungendosi all'idealità originaria che la sospinse verso la Sinistra con il Pci. Donna spigolosa, decisa, antifascista, ha costruito uno spazio incisivo quando per una donna emergere politicamente non era facile.
L'impegno politico può riempire degnamente una vita se costruita su sobrietà, disinteresse e partecipazione ideale, ha detto Barducci ricordando un'espressione di Enrico Berlinguer: "Mila Pieralli ha vissuto così".
Parole di rispetto per Mila Pieralli, da Marco Cordone (Lega Nord). Federico Tondi (Udc) si è associato con convinzione alle parole del Presidente Barducci. Commozione del capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò ("Mila è stata una dirigente comunista che ha consegnato a gente come me una visione del mondo") e di Loretta Lazzeri (Pd): "Per dieci anni è stata sindaco di Scandicci. E' stata ferita tutta la vita dall'uccisione del padre. Per lei essere stata in un partito ha voluto dire lavorare con concretezza".