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EX OSPEDALE LUCO, RIFONDAZIONE CONTESTA
"Chiarimenti per il cambio di destinazione urbanistica"

Il Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo, sostengono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "ratifica l’accordo firmato da Regione, Comune, Provincia di Firenze e Soprintendenza per il cambio di destinazione urbanistica dell’ex Ospedale di Luco al fine di realizzare una struttura  turistico - ricettiva di pregio". Al via la pubblicazione  del bando per la vendita o concessione dell’immobile.  L’operazione di recupero, valorizzazione e privatizzazione del prestigioso immobile, dichiarano gli Enti, avverrà sotto il loro controllo e dichiarano che  non ci sarà speculazione immobiliare né  consumo di suolo, che tutto avverrà nel pieno rispetto di quanto prevede la Costituzione art 9 in materia di tutela:  "Sarà tutto vero? Rifondazione Comunista nel richiedere che tutti gli enti esercitino le necessarie funzioni di controllo sull’osservanza dei protocolli e/o intese chiede al Presidente della Provincia di riferire dettagliatamente sull’accordo di programma, sul cambio di destinazione urbanistica,  sulle data inerente la pubblicazione del bando per la vendita o concessione dell’immobile". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.


"Il Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo ha ratificato l’accordo firmato da Regione, Comune, Provincia di Firenze e Soprintendenza riguardante “….la procedura semplificata per il cambio di destinazione urbanistica dell’ex Ospedale di Luco trecentesco monastero camaldolese …” al fine di realizzare una struttura  turistico-ricettiva di pregio.

La strada imboccata, consentita da una legge regionale dell’anno scorso (la n. 8 del 2012), prevede infatti una procedura semplificata per il cambio di destinazione urbanistica, visto che la proprietà è pubblica. L’operazione permette così di “…immettere l’immobile sul mercato e cercare investitori interessati a rilevarlo…”.

La struttura (trecentesco monastero camaldolese) potrà passare, quindi, da ospedale dismesso  a resort di pregio. L’intesa tra gli Enti sembra che abbia stabilito non solo la realizzazione di un albergo ma anche la costruzione di un’area “…culturale ed potrà ospitare iniziative rivolte alla cittadinanza…”.
Infine sembra che accanto al nuovo immobile di proprietà comunale  “…un ettaro di terreno potrà trovare posto un parcheggio (5 mila metri quadri per almeno 120 posti auto), più una strada di collegamento oltre alla creazione , su altri 2.200 metri quadri, di giardini ed una piccolissima area residenziale per il recupero di modestissimi volumi esistenti, pari a qualche centinaio di metri quadri al massimo….”.

Dunque tutti d’accordo a fermare degrado e  fatiscenza e ad avviare l’operazione di recupero e “valorizzazione”:

il Comune parla di operazione di sviluppo tesa ad accogliere il turismo di lusso con eventuali ricadute sul territorio che è bene ricordare ha già visto la realizzazione di  numerosi alberghi e strutture ricettive di lusso;

la Regione Toscana enfatizza il cambio di destinazione d’uso per rendere più appetibile agli interessi di mercato lo spettacolare manufatto,

la Provincia di Firenze afferma che l’operazione “…potrà aiutare a creare posti di lavoro e consentirà di farlo in modo intelligente, evitando peraltro di consumare nuovo territori…”,
 infine la Sovrintendenza è convinta che il cambio di destinazione d’uso oltre a sottrarre “…questo edificio alla situazione di degrado e decadimento avanzato  e trovando il giusto equilibrio tra la conservazione e il restauro e una nuova vita, indispensabile per garantire la manutenzione, deve avvenire compatibilmente  con le primarie esigenze di tutela…”.

Quindi stando a quanto ci raccontano le istituzioni il recupero dell’area degradata avverrà sotto il ferreo controllo degli Enti,  non ci sarà speculazione immobiliare, non ci sarà consumo di suolo, ci sarà il rispetto di quanto prevede la Costituzione art 9 in materia di tutela, ci saranno ricadute sociali, culturali e aggregative per la popolazione, nuovi servizi e assetti viari fino a nuove opportunità di lavoro.

Tutto vero?
Ad oggi quella che appare come l’unica certezza è la volontà, espressa dai vari enti coinvolti, di vendere e privatizzare una risorsa patrimoniale che a nostro avviso avrebbe dovuto rimanere a disposizione della cittadinanza e del territorio anziché andare beneficio dei profitti privati e dei facoltosi clienti che si potranno permettere di fruire della bellezza di tale struttura.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel prendere atto che:

si è appena conclusa l’operazione di avvio della procedura di recupero e valorizzazione dell’ex Ospedale di Luco Borgo S. Lorenzo, e che nell’intesa raggiunta tra gli Enti la Provincia di Firenze è tra i soggetti firmatari dell’accordo di programma,

nel ricordare che la Provincia di Firenze è coinvolta nella vicenda da oltre 10 anni e che nel febbraio del 2007 la Giunta di questo ente aveva approvato il progetto esecutivo per il recupero e la trasformazione dell’ex ospedale di Luco in sede universitaria per il corso di ‘Scienze della produzione animale’ della Facoltà d’Agraria

nel rilevare che detto accordo ha appena trovato la ratifica del Consiglio Comunale di Borgo S. Lorenzo e che da qui a breve sarà pubblicato  il bando per la vendita o concessione dell’immobile,

nel richiedere con forza che su quest’area, come hanno affermato tutte le amministrazioni coinvolte non ci siano operazioni immobiliari legati alla speculazione, né dissipazioni di beni o di devastante consumo di suolo, che tutte le attività che saranno messe in essere sulla valorizzazione dell’area avvengano sotto i principi di tutela e che le scelte di riqualificazione diano una reale risposta ai bisogni del territorio e alla popolazione

nel richiedere che tutti gli enti esercitino le necessarie funzioni di controllo sull’osservanza dei protocolli e/o intese

chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sull’accordo di programma inerente il recupero e valorizzazione dell’Ex Ospedale di Luco, sulla conseguente ratifica da parte del Consiglio comunale di Borgo S. Lorenzo sul cambio di destinazione urbanistica,  sulle data inerente la pubblicazione del bando per la vendita o concessione dell’immobile.

Di riferire inoltre le spese sostenute dalla Provincia di Firenze dal 2004 ad oggi per la realizzazione dello studio di fattibilità, del progetto preliminare e di quello definitivo per la realizzazione della precedentemente prevista sede distaccata della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze all’interno dell’immobile dell’ex ospedale e per i realizzati interventi di messa in sicurezza degli immobili stessi.

Altresì chiediamo di sapere nel dettaglio le ricadute sociali, ambientali e infrastrutturali dell’operazione nonché tutte le iniziative dei controllo e tutela che saranno attivate dagli Enti per verificare l’osservanza del protocollo d’intesa".

13/12/2013 10.43
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio