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TERMOVALORIZZATORI SELVAPIANA E TESTI, "CAMBIARE PIANO DEI RIFIUTI"
Rifondazione comunista alla Provincia di Firenze: "Atto dovuto dopo lo stop richiesto dai Sindaci di Rufina e Greve"

"Finalmente i Sindaci di Rufina e Greve in Chianti puntano sul differenziato spinto e chiedono di stoppare definitivamente gli impianti di Selvapiana in Valdisieve e Testi in Chianti": per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi "si tratta di un risultato importante frutto del nostro dell’impegno e della lotta dei comitati e movimenti contro gli inceneritori e discariche, che si sono sviluppati in questi anni". Rifondazione comunista, con una domanda d'attualità, chiede alla Provincia di Firenze "di essere conseguente e di attivare la revisione del Piano Interprovinciale dei Rifiuti. Un piano inutile, dannoso e sovradimensionato fin dalla sua nascita". Andrebbero coinvolti i Comuni interessati, "approntando, un nuovo piano che utilizzi le risorse assegnate agli inceneritori derubricati per il potenziamento della raccolta porta a porta e dell’impiantistica a freddo. Puntiamo subito alla progressiva attuazione della strategia rifiuti zero".
Di seguito il testo della domanda d'attualità.

"Finalmente dopo tante lotte anche i Sindaci di Rufina e Greve in Chianti dichiarano di puntare sul differenziato spinto e sulle pratiche alternative all’incenerimento, spingendo per la derubricazione degli inceneritori previsti dal vecchio piano, a partire dall’abbattimento dei flussi di materiale indifferenziato destinato al business dell’incenerimento.
In questo modo, dichiara il Sindaco di Rufina “…con la nuova distribuzione dei rifiuti il termovalorizzatore di Selvapiana non ha più, un livello economico e una sua ragione di esistere…”, se mai l’ha avuta.

E così i sindaci della Valdisieve sulla questione Selvapiana pongono all’Ato, titolare delle scelte relative al flusso dei rifiuti, l’abbassamento nel nuovo piano di ambito da 60mila tonnellate a 46mila tonnellate destinate all’impianto dei Cipressi (Rufina).
Questa scelta, come sappiamo, non avviene per una ritrovata sensibilità ambientale ed ecologica ma piuttosto per ragioni unicamente economiche e finanziarie che rendono la triplicazione del vecchio inceneritore non più sostenibile e quindi non più in grado di fare profitto.
Per il territorio del Chianti viene affermato che : …”L’inceneritore di Testi è congelato fino al 2018. Ma di fatto non si farà…” alla base di questa affermazione si trova il fatto che “… la raccolta differenziata spinta è alla base delle scelte che hanno caratterizzato Greve in questi ultimi anni. Siamo per il recupero di materie prime e seconde…” questo è ciò che dichiara il Sindaco di Greve:

Le affermazioni dei Sindaci e dei dati sul volume dei rifiuti e della raccolta differenziata mettono in luce il fatto che il Piano approvato dalle Provincie sceglie, in modo completamente errato, di investire sull’incenerimento cifre spropositate tralasciando in pieno ciò che sarebbe davvero prioritario, ovvero il perseguimento delle percentuali fissate per legge sulla riduzione e sulla differenziazione dei rifiuti.

Il Piano Interprovinciale dei rifiuti è stato improntato nella massima combustione rifiutando tutte le osservazioni presentate e i piani alternativi improntati sul principio di risparmio di materia e sulla combustione zero.

Rifondazione Comunista contraria da sempre a questa impostazione del Piano, insiste nella propria azione di costruzione di un percorso unitario con quei soggetti sociali, politici e ambientali che fino ad oggi con noi si sono battuti per un sistema alternativo, per la salvaguardia della salute, dell’ambiente, dell’occupazione. Apprezziamo fortemente il cambiamento di una parte degli amministratori e Sindaci che per varie motivazioni, troppo spesso di ragione meramente economiche, più che per ragioni oggettive rispetto ai dati sui quantitativi dei rifiuti, delle proiezioni dei calcoli di questi palesemente sbagliati e sovrastimate, stanno facendo scelte che avviano un ripensamento sulla gestione dei rifiuti.

Per noi l'obiettivo rimane quello dettato dalla strategia “rifiuti zero” che, partendo dalle azioni di riduzione, riciclaggio e riutilizzo, punta ad un sistema di gestione basato sul netto rifiuto dell'incenerimento, ed un futuro migliore per i cittadini e per il nostro territorio.

Il gruppo provinciale di Rifondazione Comunista a fronte alla posizione sopra espressa dai Sindaci della Valdisieve e dal Sindaco di Greve in Chianti in relazione alla sostenibilità e fattibilità degli inceneritori di Selvapiana e Testi e alla conseguente derubricazione chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore Competente di riferire quando verrà modificato il carico impiantistico del Piano Interprovinciale dei rifiuti, quando verrà modificato il piano economico finanziario sulle modalità alternative all’incenerimento (porta a porta, differenziata spinta, riuso, riciclo, impianto a freddo) determinate dai risparmi di spesa derivanti dalla cancellazione dell’inceneritore di Testi e di quello di Selvapiana".

15/02/2014 11.06
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio