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SHELBOX, RIFONDAZIONE: "CI ASPETTIAMO COERENZA"
L'appello dei consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi

Vertenza Shelbox di Castelfiorentino, il 14 febbraio si è tenuto in Provincia di Firenze il tavolo tecnico sulla delicata e drammatica situazione dello stabilimento alla presenza del curatore fallimentare, della Fiom Cgil e della Rsu.
"Purtroppo - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - al tavolo istituzionale non sono emerse novità di rilievo né da parte del curatore fallimentare né da parte delle istituzioni. Da 13 mesi i lavoratori e la Rsu sono in presidio permanente".
La cassa integrazione straordinaria durerà fino al 5 marzo 2014 "dopo di che se non sarà individuato un nuovo acquirente potrebbe aprirsi lo scenario più temuto: i licenziamenti di massa". Si tratta di "una corsa contro il tempo. In uno scenario di forte precarietà i sindacati lavorano strenuamente per arrivare a una proroga della cassa integrazione. Nel frattempo l'azienda andrà all'asta".
Rifondazione comunista, nel ribadire la solidarietà ai lavoratori della Shelbox, "chiede a tutte le Istituzioni di fare il possibile affinché la fabbrica sia rilevata e riparta, si usino tutti gli strumenti possibili e necessari alla drammaticità della fase per la ricerca dell’acquirente. Ci aspettiamo coerenza negli impegni assunti pubblicamente dalla lunga pletora di parlamentari e senatori del Pd che hanno fatto il viatico nelle numerose assemblee pubbliche. Alla Provincia di Firenze viene richiesto un resoconto dettagliato sul lavoro fino ad oggi svolto a sostegno del sindacato e lavoratori, lo stato degli ammortizzatori sociali e i possibili sviluppi della vicenda".
Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Apprendiamo che sulla vertenza Shelbox di Castelfiorentino, ex azienda leader nel settore delle case mobili e prefabbricati dichiarata fallita a marzo da parte del Tribunale di Firenze, si è tenuto il 14 febbraio in Provincia di Firenze il tavolo tecnico, sulla delicata e drammatica situazione dello stabilimento alla presenza del curatore fallimentare, della Fiom Cgil e della Rsu.
Da 13mesi i lavoratori e la RSU sono in presidio permanente. La cassa integrazione straordinaria durerà fino al 5 marzo 2014 dopo di che se non sarà individuato un nuovo acquirente potrebbe aprirsi lo scenario più temuto: i licenziamenti di massa. Si tratta di una corsa contro il tempo
Ricordiamo che in questi terribili 13 mesi di forte precarietà occupazionale e salariale , sia i lavoratori che la RSU e la Fiom Cgil , hanno lottato strenuamente affinché lo stabilimento ripartisse e con esso un nuovo processo di reindustrializzazione in tutta l’area, numerosi sono stati gli appelli rivolti anche alle categorie economiche e alle associazioni di impresa affinché si facesse avanti un nuovo acquirente, che a tutt’oggi ancora non c’è.
Da quello che ci è dato sapere al tavolo procedurale non sono emerse novità di rilievo né da parte del curatore fallimentare né da parte delle istituzioni.
In questo scenario i sindacati stanno lavorando strenuamente per arrivare a una proroga della cassa integrazione mentre l'azienda andrà all'asta “….la prima - che era stata annunciata per gennaio - è slittata e si terrà la prossima settimana….”.
Rifondazione Comunista nel ribadire la solidarietà ai lavoratori della Shelbox e il pieno sostegno politico e istituzionale alla vertenza chiede a tutte le istituzioni di fare il possibile affinché la fabbrica sia rilevata e riparta, siano usati tutti gli strumenti possibili e necessari alla drammaticità della fase per la ricerca dell’acquirente, sostenendo i salari e i redditi dei lavoratori in cassa integrazione. A tal proposito ci aspettiamo coerenza negli impegni assunti pubblicamente dalla lunga pletora di parlamentari e senatori del PD che hanno fatto il viatico nelle numerose assemblee pubbliche.
Nel prendere atto che a tutt’oggi purtroppo non ci sono novità di rilievo per la riapertura di un nuovo sito industriale che dia lavoro e occupazione ai 147 lavoratori a rischio di licenziamento il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sul lavoro fino ad oggi svolto di scouting aziendale volto ad individuare soggetti, italiani o esteri, interessati a rilevare la Shelbox, che risultati hanno dato i rapporti con le categorie economiche e i soggetti di rappresentanza industriale, lo stato degli ammortizzatori sociali, la situazione dei lavoratori in merito agli strumenti di tutela e sostegno ai salari e redditi e i possibili sviluppi.
Altresì chiediamo di sapere quali sono le iniziative che la Provincia di Firenze adotterà per ottenere la proroga degli ammortizzatori sociali e quali iniziative concrete la Regione Toscana, Provincia di Firenze, Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, Comune di Castelfiorentino intendono attivare per realizzare la ripartenza e scongiurare i licenziamenti di massa".

19/02/2014 13.47
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio