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PREVENZIONE FRANE, RIFONDAZIONE ALLA PROVINCIA: "ECCO LA NOSTRA FORMULA"
I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi propongono una mozione in Palazzo Medici Riccardi

Problemi idrogeologici, idraulici, frane e esondazioni nella Provincia di Firenze. "La prevenzione e messa in sicurezza del territorio devono diventare la vera priorità dell’Amministrazione Provinciale", dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi che hanno presentato una mozione urgente con la quale impegnare l’Ente ad intervenire concretamente su alcuni punti:
chiedere al Governo di derogare al patto di stabilità interno per attivare la prevenzione necessaria ad ampliare il finanziamento del Fondo nazionale e ripristinare il finanziamento del Fondo regionale di Protezione Civile; chiedere al Governo di ampliare la sfera di azione del volontariato di protezione civile anche per le attività di prevenzione organizzate; chiedere alla Regione Toscana di assegnare agli investimenti per la messa in sicurezza del territorio e alle attività di risanamento e prevenzione del rischio alluvioni un budget annuale di ca. 0,5% (50 Milioni €/anno) del bilancio regionale;
coinvolgere la comunità locale sulle problematiche legate ai rischi presenti sul territorio comunale e sulle misure da adottare per prevenirli, per auto-proteggersi e per ridurre l’impatto delle catastrofi naturali sulla popolazione e sui beni".
Di seguito il testo di una nota diffusa da Calò e Verdi sulla mozione.

"Rifondazione Comunista in relazione ai cambiamenti climatici in atto negli ultimi anni e alla pesante ricaduta che questi continuano ad avere sui comuni – movimenti franosi, di detriti terra e fango, voragini, liquefazione della balze, crolli di muri, esondazioni, criticità su strade comunali, vicinali, provinciali - ha presentato una mozione urgente con la quale chiede Presidente della Provincia di Firenze di intervenire con un serio piano di messa in sicurezza e prevenzione del territorio da eventi calamitosi e dal rischio idrogeologico e idraulico.
Gran parte dei Comuni della Provincia risentono di un governo del territorio tutto improntato sull’uso e consumo dissennato del suolo, i fattori di rischio naturali (geologici e geomorfologici) sono stati accentuati anche dall'azione dell'uomo e dalle continue modifiche dei luoghi , da intensive politiche urbanistiche e abitative molte delle quali determinate da pessime scelte amministrative di governo locale, da infrastrutturazioni pesanti, dall’abbandono dei terreni montani e agricoli, dall’abusivismo edilizio, , dalla mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua fattori questi che hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità dei paesi, , aumentando l’esposizione ai fenomeni e quindi ai rischi idrogeologici e idraulici .
Oggi un’ingente quantità di risorse economiche è utilizzata per far fronte alle emergenze che sono conseguenza di eventi calamitosi di natura idrogeologica.
Come noto costa molto di più curare anziché prevenire; tuttavia, per semplicità e superficialità, si tende ad affrontare il problema solo quando esso si manifesta. Questo senza considerare che la gestione del territorio sulle problematiche idrogeologiche andrebbe trattata su scala di bacino, quindi a livello molto più ampio del limite amministrativo provinciale e comunale.
Dunque la prevenzione deve diventare una priorità. E’ prioritario prevenire i disastri ed è urgente ed indispensabile investire in opere utili. E’ necessario altresì promuovere la conservazione preventiva e programmata, nonché adeguamenti impiantistici con soluzioni tecniche non invasive.
Rifondazione Comunista chiede così alla reticente Amministrazione Provinciale l’avvio di una reale e seria azione di contrasto ai gravi danni a beni ambientali, paesaggistici, naturali, architettonici e all'insieme degli insediamenti abitativi e alle attività produttive e alle varie infrastrutture derivanti da questi fenomeni. Al fine di contribuire a perseverare l’incolumità della popolazione, la Provincia può deve individuare congiuntamente agli altri Enti e alle autorità competenti, modalità di intervento idonee ad abbassare la vulnerabilità del territorio e con essa il rischio per la popolazione.
Con questa mozione Rifondazione Comunista
ad assumere iniziative a della tutela e sicurezza del territorio e della manutenzione delle strade, dei corsi d’acqua e a considerare la manutenzione del territorio e la difesa idrogeologica una priorità per il Paese, in quanto finalizzata a garantire la sicurezza dei cittadini
ad elaborare un piano di interventi di messa in sicurezza e prevenzione idrogeologica e idraulica, sui quali coinvolgere il Consorzio di Bonifica, la Provincia di Firenze e la Regione Toscana
ad effettuare interventi e a farsi promotrice, insieme alla Regione Toscana delle seguenti iniziative:
- chiedere al Governo di derogare al patto di stabilità interno per attivare la prevenzione necessaria ad ampliare il finanziamento del Fondo nazionale e ripristinare il finanziamento del Fondo regionale di Protezione Civile;
- chiedere al Governo di ampliare la sfera di azione del volontariato di protezione civile anche per le attività di prevenzione organizzate;
- chiedere alla Regione Toscana di assegnare agli investimenti per la messa in sicurezza del territorio e alle attività di risanamento e prevenzione del rischio alluvioni un budget annuale di ca. 0,5% (50 Milioni €/anno) del bilancio regionale;
- coinvolgere la comunità locale sulle problematiche legate ai rischi presenti sul territorio comunale e sulle misure da adottare per prevenirli, per auto-proteggersi e per ridurre l’impatto delle catastrofi naturali sulla popolazione e sui beni".

26/03/2014 11.23
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio