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CON IL 1° APRILE RIAPRE IL PARCO DI PRATOLINO
Nuovo orario, dalle 10 alle 19.30 – Di giovedì e venerdì ingresso gratuito

Il Colosso dell'Appennino

Con il 1° aprile riapre stabilmente dopo la chiusura invernale il Parco mediceo di Pratolino.
Nuovo l’orario, dalle 10 alle 19.30 nei giorni dal giovedì alla domenica e nei festivi, che resterà invariato fino ad ottobre. Il biglietto costa 3 euro, ridotti a 2 per ragazzi da 6 a 14 anni e anziani over 65. Non si paga però al giovedì e al venerdì. Ingresso gratuito, sempre, per i bambini fino a 6 anni e per i residenti nel Comune di Vaglia. Gratuita anche la sosta nei due grandi parcheggi agli accessi di Pratolino e di Battidenti, sulla Bolognese verso Firenze. Ma al parco si può arrivare pure con i mezzi pubblici: i bus Ataf della linea 25A in partenza da Piazza della Stazione e quelli di Sita e Cap sempre da Piazza della Stazione e via Nazionale.
Nei giorni di apertura funziona nel parco un punto di ristoro.
Dal 27 al 29 maggio il parco ospiterà una nuova edizione di “Ruralia”, mostra di agricoltura, allevamento, fauna e ambiente.
Eventi culturali, serate astronomiche, spettacoli teatrali, musicali, di danza e cinematografici e intrattenimenti per i bambini animeranno poi Pratolino per tutti i mesi estivi.

Info: Istituzione Parco Mediceo, 055409155, reception 055409427 parcomediceodipratolino@provincia.fi.it

Il Parco di Pratolino è luogo di bellezze naturali affiancate a meraviglie costruite dall'uomo. Venne edificato nella seconda metà del Rinascimento quando il Granduca Francesco I dei Medici, acquistò la proprietà e affidò il progetto per la costruzione della villa e dei giardini a Bernardo Buontalenti. Successivamente il complesso passò ai Lorena, che lo trasformarono in giardini all’inglese, e poi al Principe Paolo Demidoff (1872). Acquistato dalla Provincia è stato aperto al pubblico nel 1981. Da allora si susseguono interventi di conservazione e restauro che dopo gli edifici principali riguardano ora i restanti edifici e il patrimonio arboreo.
La visita nel Parco immerge in un ambiente incontaminato con una ricca presenza di forme vegetali e fauna, fra le quali emergono le opere d’arte. L’attrazione più spettacolari è il Colosso dell'Appennino (1580), opera del Giambologna. Il tema dell'acqua è presente in tutte le altre meraviglie del parco: la Grotta dedicata al torrente Mugnone; la Peschiera della Maschera; il Lago dei Tritoni; le vasche delle gamberaie. Del Buontalenti sono sopravvissuti, senza particolari trasformazioni, la Cappella, di forma esagonale, la Grotta di Cupido e le Scuderie. Perduta la villa medicea sono giunti fino a noi gli edifici della Paggeria ( l’attuale Villa Demidoff), della Fattoria Nuova, della Locanda, del Casino di caccia di Montili.

31/03/2005 12.22
Provincia di Firenze