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Metrocittà Firenze recede da partecipazioni ad associazioni
Risparmi per circa 200 mila euro

Sono stati approvati all'unanimità dal Consiglio metropolitano di Firenze il recesso unilaterale dalla partecipazione detenuta dall'ente in alcune associazioni e l'adesione, invece all'Anci.
Nell'illustrare il provvedimento il Sindaco Metropolitano Dario Nardella ha parlato di scelta rilevante e drastica per motivi di bilancio e in coerenza con la scelta di configurare la Città Metropolitana come un organismo snello e diverso dalla vecchia Provincia. Dalla scelta del Consiglio deriverà un risparmio di circa 200 mila euro.
La Città Metropolitana ha perciò approvato il recesso unilaterale della sua partecipazione nelle seguenti associazioni: Associazione per l’Arno Onlus, Associazione Avviso Pubblico, Associazione Rete Italiana Cultura Popolare, Water Right Foundation Onlus, Euro-African Partnership Onlus, Coordinamento Nazionale degli Enti locali per la Pace e i Diritti Umani, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Associazione Lega Autonomie Locali e Aiccre-Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, Associazione Alcide Cervi.
E' da considerarsi cessata la partecipazione, già detenuta dalla Provincia di Firenze, nell’Associazione di rappresentanza istituzionale delle Province Upi in quanto tale organismo è interessato da un processo di integrazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Anci a cui la Città Metropolitana ha aderito.
In futuro, in caso di disponibilità di bilancio, sarà presa in considerazione dalla Metrocittà l'adesione a realtà le cui finalità sono strategiche per l'ente.

Il Consiglio Metropolitano ha infine approvato il Dup-Documento Unico di Programmazione che si compone di una sezione strategica che contiene le politiche di mandato e gli indirizzi generali di programmazione, gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato; analisi strategica delle condizioni esterne ed interne all’ente e di una sezione operativa suddivisa una prima parte in cui sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere e una seconda parte, contenente la programmazione dettagliata delle opere pubbliche, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio. Il documento è riferito per la parte strategica agli anni 2015-2019 e 2015-2017 per la parte operativa. Contro il Dup hanno votato Forza Italia, Territori Beni Comuni e Movimento Cinque Stelle.

10/07/2015 12.16
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