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Pari opportunità, sondaggio tra dipendenti Metrocittà Firenze
Il 66 per cento: "L'identità di genere non ha costituito ostacolo alla valorizzazione sul lavoro". Approvato il Piano triennale delle azioni positive

Pagina web del Cug della Citta' Metropolitana di Firenze

Il Consiglio Metropolitano di Firenze, su proposta del consigliere delegato Benedetta Albanese, ha approvato all’unanimità il Piano Triennale delle Azioni Positive (Pap) per gli anni 2015-2017. "Il Piano - spiega Albanese - ha avuto il parere positivo della Consigliera di Parità e dell’apposita Commissione Consiliare e si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dalla Città Metropolitana per dare attuazione agli obiettivi di pari opportunità, come dettato dalla normativa vigente anche in ambito europeo, a cui le pubbliche amministrazioni si devono attenere. Questi obiettivi sono peraltro stabiliti anche da un decreto legislativo che ha come obiettivo misure volte ad eliminare ogni distinzione, esclusione o limitazione basata sul genere".
Il nuovo piano fa riferimento anche all’indagine sul benessere organizzativo promossa dall’Amministrazione dal 7 marzo al 4 aprile 2014 e rivolta ai dipendenti della Città Metropolitana, secondo un modello fornito dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Su 853 dipendenti hanno risposto al sondaggio, del tutto anonimo, 273 dipendenti: 177 donne e 96 uomini, il 32% del totale. La maggioranza degli intervistati ha escluso di aver subito sul luogo di lavoro atti di mobbing ovvero molestie; solo il 18% ha segnalato invece demansionamento, isolamento ed ingiustificata disparità di trattamento, mentre è risultata parità sostanziale fra i dipendenti che hanno avvertito malessere psicologico e disturbi fisici legati allo svolgimento del lavoro quotidiano e coloro che, al di là del fisiologico stress connaturato ad una professione, non ravvisano conseguenze sulla salute.
Alla domanda 'La mia identità di genere costituisce un ostacolo alla mia valorizzazione sul lavoro', il 66% ha risposto negativamente, mentre il 16% degli intervistati ha affermato che l’essere maschio o femmina ha pregiudicato in maniera rilevante la carriera lavorativa.
La metà dei partecipanti al questionario ha giudicato che il proprio lavoro ha procurato senso di soddisfazione personale.
Le finalità del Piano approvato sono mirate a rimuovere gli ostacoli che le persone incontrano in ragione delle proprie caratteristiche familiari, etniche, linguistiche, di genere, età, ideologiche, culturali, fisiche, psichiche e sociali rispetto ai diritti universali di cittadinanza.
Il Consiglio Metropolitano ha stabilito che il Piano potrà essere posto a verifica/monitoraggio anche a riscontro di indicazioni, osservazioni e suggerimenti che potranno pervenire, oltre che dagli Organismi di Parità, dallo stesso personale dipendente e dalla dirigenza in modo da poter procedere, alla scadenza, ad un aggiornamento adeguato e condiviso.

15/10/2015 10.36
Città Metropolitana di Firenze