NASCE LO SPORTELLO UNICO DECENTRATO PER L’IMMIGRAZIONE
Firmato il Protocollo d’intesa tra Prefettura, Provincia e Comuni
Sulla scorta della positiva esperienza maturata durante la fase della regolarizzazione del lavoro irregolare la Prefettura di Firenze – Consiglio territoriale per l’immigrazione, la Provincia di Firenze ed i Comuni di Firenze, Calenzano, Campi Bisenzio, Castelfiorentino, Empoli, Fucecchio, Sesto Fiorentino, Scandicci, Conferenza socio sanitaria dei sindaci zona fiorentina sud est (Bagno a Ripoli, Greve in Chianti, Pelago, Pontassieve, Rufina, Impruneta, San Casciano Val di Pesa, Reggello, Tavarnelle Val di Pesa, Barberino Valdelsa, Figline Valdarno, Incisa Valdarno, Rignano sull’Arno), Conferenza socio sanitaria dei sindaci zona Mugello (Borgo San Lorenzo, Palazzuolo sul Senio, San Piero a Sieve, Barberino di Mugello, Dicomano, Londa, San Godenzo, Marradi, Firenzuola, Vicchio, Scarperia) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che consentirà di decentrare sul territorio le attività dello Sportello Unico per l’immigrazione.
Con l’intesa stipulata gli Enti locali avranno il ruolo di “front office” e le Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato la funzione prevalente di “back office”, contribuendo pertanto a realizzare significativamente il decentramento dell’informazione e dei servizi ai cittadini e alle imprese.
Il Protocollo è finalizzato a gestire la sperimentazione dell’attività di supporto allo Sportello Unico per l’Immigrazione, al fine di favorire una migliore organizzazione del servizio. I Comuni sottoscrittori si impegnano a istituire sul proprio territorio punti informativi decentrati e accorpati secondo criteri che tengano conto dell’esigenze degli utenti e della loro mobilità sul territorio.
“Un importante impegno per la Provincia, la Prefettura e tutti i comuni coinvolti – ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali Alessandro Martini – ed uno strumento importante pechè faciliterà tante pratiche burocratiche che stanno a cuore ai cittadini immigrati, come i ricongiungimenti familiari e le altre pratiche derivanti dalla legge Bossi-Fini.
Con il protocollo si avvia una nuova sperimentazione, aperta a successive auspicabili adesioni, che mette a frutto il patrimonio di cooperazione fra gli enti con l’obiettivo di offrire risposte più rapide ed efficienti ed un servizio sempre più vicino agli utenti.