LA PROVINCIA PER IL POPOLO SAHARAWI
Approvata all’unanimità mozione che riconferma gli aiuti umanitari, il sostegno per l’autodeterminazione e l’impegno a favorire una soluzione per i profughi
Approvata, all’unanimità la mozione della VII Commissione consiliare per un rinnovato impegno politico e di solidarietà a favore del popolo Saharawi. “La Commissione – ha illustrato la Presidente Eluisa Lo Presti – ha inteso ribadire gli obiettivi politici che la Provincia ha sempre perseguito a sostegno dell’autodeterminazione del popolo Saharawi e della risoluzione sulle condizioni che ora relegano il popolo Saharawi nella diaspora del mondo. Si ribadiscono nella mozione tutte le risoluzioni intraprese e votate, comprese quelle dell’Onu e si indica come piano di pace da perseguire, il cosiddetto Piano Beker II che prevede un referendum, da tenersi entro quattro o cinque anni, dopo la sottoscrizione del piano di pace da parte dei soggetti interessati. Questo piano è stato accettato dal popolo Saharawi, ma non è mai stato accettato dal Marocco e questo ha bloccato di nuovo il processo di pace”. Per Lensi (FI): “Il Consiglio di sicurezza, al di là dei documenti, non ha portato concreta solidarietà a chi in questo momento vive in condizioni di estrema povertà e estrema necessità. Occorrono aiuti emergenziali, aiuti di prima necessità, aiuti che servono a continuare a vivere. Invece di rivolgersi, storicamente, alla Francia, adesso si sta guardando all’altra sponda del continente, cioè agli Stati Uniti d’America, dove sono state aperte assemblee pubbliche, che trattano anche delle repressioni armate che il padre dell’attuale re Mohamed fece. Questo comporta una nostra presa di posizione che deve essere seria e responsabile”. D’accordo Targetti (Prc): “In quanto il popolo Saharawi non ha quei rapporti di forza in grado di far valere elementi basilari di diritto internazionale. Tutti sappiamo da quanti anni questo processo di pace è fermo, ed è fermo per precise responsabilità. Il popolo Saharawi ancora resiste e chiede a tutta la comunità internazionale di poter giungere a una forma dignitosa di autodeterminazione”. Anche per Giunti (La Margherita): “Ci troviamo di fronte al dramma di un popolo: gli aiuti che in questi anni stiamo portando come Toscana e anche come Provincia sono sì aiuti umanitari, ma soprattutto primari: cioè cibo, medicine, abiti, quindi sono quegli aiuti che servono a un popolo che è stato esiliato, e che si trova in una delle parti più difficili e impervie del nostro pianeta. E credo che una delle cose più importanti sia quello di fare sentire la nostra vicinanza, il nostro sottile legame che ci lega a loro. Ritengo importante che il nostro ente possa diventare anche un punto di riferimento per i comuni che stanno portando avanti progetti di cooperazione”. Romei (Ds) ha ricordato come “La Provincia di Firenze è stato uno dei primi enti locali che ha garantito la solidarietà e gli aiuti al Saharawi e di questo dobbiamo esserne orgogliosi. Un’azione che la Provincia di Firenze sta portando avanti anche in questi giorni con l’organizzazione di un’iniziativa con il patrocinio dell’Upi nazionale, che faremo a Firenze alla fine del mese di giugno, con la partecipazione anche dei Comuni gemellati e delle associazioni che collaborano per il popolo Saharawi, proprio per riportare al centro dell’attenzione nei Consigli provinciali e nei Comuni, la questione che abbiamo scritto in questo ordine del giorno”.
28/05/2005 12.45