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CONTESTAZIONE ALL’AMBASCIATORE GOL: DIBATTITO IN PROVINCIA
Approvata mozione critica della maggioranza. Respinti gli atti di Prc e An

Il Consiglio provinciale ha approvato con 18 sì (la maggioranza di centrosinistra) e 10 no (Cdl e Prc) la mozione di critica agli avvenimenti verificatisi lo scorso 22 febbraio presso il Polo Universitario di Novoli. Respinte la mozione del consigliere Sensi (An) di condanna per l’incivile contestazione avvenuta all’università di Firenze contro l’ambasciatore di Israele Ehud Gol e la mozione di Rifondazione Comunista che riscriveva, con alcuni emendamenti, la mozione del centrosinistra. Per Mattei (Ds): “L’episodio di contestazione all’ateneo fiorentino avvenuto qualche mese fa è da considerare un atto gravissimo che non fa onore né agli studenti che hanno contestato né agli organizzatori dell’iniziativa che non hanno saputo intervenire in maniera adeguata per salvaguardare la dignità del rappresentante israeliano”. Per Tondi (Udc): “Si deve fare ancora chiarezza su quanto accaduto. Firenze è la città del Social Forum o la città dell’intolleranza? Io sono per la città tollerante in tutti i sensi”. Lensi (FI) ha, invece, rilanciato “La necessità di dialogo tra Israele e Palestina. Credo che si debba perseverare nel raggiungere, in tempi accettabili, il gemellaggio con la città di Haifa, al di là di quello con la città di Nablus, già in corso”. Per Sensi (An): “Anche se trattiamo un episodio di qualche mese fa il tema è tornato nuovamente agli onori della cronaca per episodi simili accaduti in altre università come Pisa e Roma. C’è un certo perbenismo nei documenti di Rifondazione e del centrosinistra: sparisce la condanna e rimane una critica e fa sparire anche che siano stati studenti di sinistra a contestare l’ambasciatore Gol”. Per Gori (Ds) il documento della maggioranza: “Va alla sostanza del problema. Individua il libero confronto e anche il dissesto critico. L’università è per definizione il luogo della discussione e del sapere critico e anche, evidentemente, della politica critica. Nelle fasi successive a quella manifestazione non è prevalsa la lucidità di giudizio perché è stata grave la decisione di fare intervenire in un’assise universitaria la polizia”. Ermini (La Margherita) ha ribadito come “La mozione di Sensi è di parte nel momento in cui definisce indegna gazzarra la protesta degli studenti. Il dissenso che era stato espresso era un dissenso legittimo, un semplice dissenso critico”. Per Verdi (Prc) gli emendamenti puntano a “rivalutare anche il punto di vista di quegli studenti di sinistra che hanno visto stravolgere, da alcuni organi di informazione ma anche da esponenti politici il senso della propria iniziativa, senza avere possibilità di replica”. Per Marconcini (PdCI) “Chi attacca la politica di Israele non è antisemita, è semplicemente contro la politica di Israele. L’Università per evitare problemi avrebbe dovuto invitare anche qualcuno dell’Olp insieme al rappresentante israeliano”. Grazzini (FI) ha sottolineato come “Questo dibattito, non ha la minima incidenza sulla vicenda israelo – palestinese. Chi ha ascendente su questi ragazzi dovrebbe insegnargli che, a una discussione di questo genere se ne organizza un’altra e opposta a quella del signor Gol”. Per Calò (Prc) “La contestazione degli studenti è stata molto più garbata rispetto a quella di ieri l’altro con Berlusconi ha alzato il dito medio verso il contestatore. Il diritto al dissenso è giusto verso chi demolisce il processo di pace e di coesistenza e costruisce muri”. Massai (An) si è chiesto: “Cos’è il dissenso critico? Perché quando uno dissente, dissente, ed è chiaro che è critico quando dissente. Quando c’è da condannare un episodio che non ha niente di critico ma che ha molto di violento e di prevaricatore noi non abbiamo mezze misure”.

31/05/2005 14.29
Provincia di Firenze