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COME PIACE VIVERE A FIRENZE E IN PROVINCIA
Ma l'ambiente ha bisogno di essere sostenuto, “magari con una scelta di consumo consapevole”. Interessanti dati da un rapporto presentato in Palazzo Medici Riccardi

Piace vivere a Firenze e nella sua provincia. I dati sulla soddisfazione dei cittadini, presentati dalla Provincia di Firenze con il ‘Rapporto sulla sostenibilità’, illustrato da Duccio Bianchi, dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, parlano chiaro. 77 per cento di risposte affermative per i rapporti sociali; 73 per cento per l’ambiente; 77 per i servizi di base, 70 per i parchi, 83 per la raccolta dei rifiuti. Hobby? 61 per cento, ambiente costruito 75, rumore notturno 81, rumore diurno 64. Dati che danno pensiero: la qualità dell’aria, al 47 per cento, e il 37 per cento per i processi decisionali. Il territorio fiorentino si colloca tra quelli che superano l’80 per cento complessivo di soddisfazione, insieme a Stoccolma, Oslo, e, ancora, Torino, Modena e La Coruna. Il Rapporto è stato presentato in Palazzo Medici Riccardi, per il terzo appuntamento provinciale di Agenda 21. “Agenda 21” è nata nel ‘92, su iniziativa dei rappresentanti di 178 paesi del mondo riuniti in Brasile: è una sorta di “diario” per il ventunesimo secolo in cui sono scritte le cose da fare per l’ambiente e che la Provincia sta declinando sul proprio territorio, in collaborazione con tutti i Comuni. “Questo rapporto evidenzia che in molti settori sono stati fatti notevoli passi in avanti – ha osservato il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi – E’ un invito ad andare ancora oltre, in modo da far crescere una cittadinanza che interagisce consapevolmente con il territorio”. Sotto questo profilo, appare necessario ripensare meglio i consumi. “L’ “impronta ecologica” che misura la quantità di terreno necessaria al nostro sostentamento – spiega l’assessore provinciale all’Ambiente Luigi Nigi - dice, per la provincia fiorentina, che sulla base dei consumi ci vorrebbe un territorio quattro volte più grande di quello attuale”. Se tutti gli abitanti della terra ne usassero, di impronte, quanto noi, ci vorrebbero ben due pianeti.
Il rapporto illustrato da Bianchi è incoraggiante sotto diversi profili. E’ diminuito l’impatto degli effetti ambientali prodotti dall’industria; è cresciuta l’agricoltura biologica, che copre circa il 16 per cento della superficie agricola utilizzata; migliorata poi la qualità biologica dell’Arno, tanto che il fiume è uscito dai parametri del “gravemente inquinato”. Bene l’agriturismo: circa 700 mila sono state le presente dal ’96 al 2003.
Se a livello sociale i criteri che aiutano a definire una comunità equa e sostenibile registrano un notevole abbassamento della criminalità minorile e una buona integrazione degli immigrati, d’altra parte vi è un forte ritardo nelle pari opportunità uomo/donna tanto in politica che in posizioni di dirigenza.

22/06/2005 15.52
Provincia di Firenze