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APPROVATO IL PIANO DI SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DELLA MONTAGNA FIORENTINA
Il dibattito in Consiglio

Approvato con 15 sì (il centrosinistra), 8 no (Prc, An e Udc) e 3 astensioni (Forza Italia) il Piano di Sviluppo socio-economico della Comunità Montana Montagna fiorentina. “Per quanto riguarda il Piano della Montagna Fiorentina – ha spiegato il vice presidente Barducci – c’è stato un interessante approfondimento attraverso un convegno, che ha visto contributi da parte di imprenditori, operatori economici, amministratori e politici e vi è sostanziale aderenza a quelli che sono i principi e gli indirizzi fondamentali del piano provinciale di sviluppo”. Positivo Grazzini (FI): “Diamo atto ai responsabili della Comunità Montana fiorentina che qualche positiva novità si è registrata soprattutto laddove anche, rispetto al convegno di cui parlava l’assessore Barducci e ai temi lì contenuti, la discussione è stata tenuta nella giusta considerazione. Un paio di novità riguardano lo sviluppo turistico ed il ruolo che può giocare la Comunità Montana nella incentivazione delle iniziative artigianali”. Giunti (La Margherita) ha ricordato come “Nel 2000 il centrodestra affermava che le Comunità Montane sarebbero state enti inutili: un qualcosa che non sarebbe servito né al territorio tanto meno ai cittadini. Io credo che la migliore risposta a queste critiche sia veramente il piano di sviluppo della Montagna fiorentina perché effettivamente dimostra nel concreto che le Comunità montane tutto sono all’infuori di un inutile carrozzone o un ente inutile”. Per Verdi (Prc) “C’è una condivisione di fondo degli indirizzi generali ma gli interventi viari, insieme a nuovi velati tentativi di lanciare la proposta della bretella stradale, denotano orientamenti politici discutibili a fronte di una pressoché inesistente valorizzazione su rotaia e una mancanza di sviluppo della tratta ferroviaria da e per Firenze”. Per Nascosti (An): “Questo piano di sviluppo della Montagna fiorentina mette insieme tanti interventi da realizzare ma è quasi un libro dei sogni. C’è una parcellizzare degli interventi che vengono distribuiti in varie assi di sviluppo mentre le risorse finanziarie sono poche. Andarle a suddivide in una miriade di interventi ci sembra, a nostro avviso, perdere quelle che sono le questioni più importanti”. Per Sottani (Ds) “Il tema dell’innovazione è fondamentale. Poter individuare nella montagna aree in cui si può produrre energia, in cui si fa sperimentazione sulla produzione energetica, in cui si collabora con l’università per la produzione di varietà di grano, di alberi da frutto o altri tipi di alberi per i quali si può andare ad un continuo miglioramento della produzione, credo sia un volano straordinario per promuovere lo sviluppo di un territorio e quindi anche la salvaguardia delle aree montane”. Calò (Prc) ha ricordato come “Questo piano di sviluppo Rifondazione Comunista lo ha condiviso con le giunte della Valdisieve dove governiamo ma nell’analisi dettagliata del piano ci siamo accorti che ci sono delle criticità laddove si cita l’ambiente, laddove si cita la coesione, laddove si enfatizza l’innovazione e quindi ci siamo accorti, al di là di quelli che sono i capisaldi del piano di sviluppo, che mancano gli obiettivi”. Ermini (La Margherita), infine, ha evidenziato come “Il piano contenga, di fatto, tutti quelli che sono gli elementi per un buon lavoro e per un buon inizio di lavoro”.

28/06/2005 14.18
Provincia di Firenze