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'La parola del dissenso': ricordo di Lucini in Palazzo Medici Riccardi

Venerdì 29 aprile 2016, alle 17, nella Sala Pistelli (Firenze, via Cavour 1) la lettura delle sue opere con Marcella Corsi, Anna Maria Curci e Luca Benassi. Introduce e coordina Annalisa Macchia

La notte fra il 27 e il 28 ottobre 2014 moriva Gianmario Lucini, un bravo e stimato poeta, un editore, un infaticabile organizzatore culturale, un critico, un pensatore, un raffinato uomo di cultura attento alle vicende politiche e sociali del suo tempo che non mancava di sottoporre al vaglio della riflessione critica. Lucini era, insomma, un umanista, uno di quei personaggi che per vastità di indagini, ampiezza di studi e chiarezza di scrittura si sarebbe incontrato alla fine del Quattrocento, e che oggi è razza inesistente o ridotta al silenzio. A Lucini è dedicato venerdì 29 aprile 2016, alle ore 17, nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, un incontro nel quale parleranno della sua opera e leggeranno le sue poesie Marcella Corsi, Anna Maria Curci e Luca Benassi. Introduce e coordina Annalisa Macchia.
La poesia era per Lucini non solo strumento per perseguire le ragioni del cuore, era anche verità, e si esprimeva come testimonianza, impegno, proposta. L’evento fiorentino, nella sede della Città Metropolitana di Firenze, vuole essere un’occasione per ricordare e far conoscere il complesso dell’opera di Gianmario Lucini, e darà l’opportunità per dare spazio anche alle ultime due antologie poetiche su temi di attualità prodotte dalla casa editrice da lui diretta ('Cronache da Rapa Nui', su temi ecologici, e 'Keffyeh. Intelligenze per la pace'), entrambe ben fruibili anche a scopi didattici.
Molti dei suoi libri - tra essi 'A futura memoria', 'Krisis', 'Monologo del dittatore', 'Sapienziali', 'Canto dei bambini perduti', 'Memorie del sottobosco', 'Hybris', 'Vilipendio', 'Pensiero poetico e critica integrale dell’arte' - e diverse delle antologie su temi di attualità saranno in sala. "Gianmario - dichiara Marina Marchiori, moglie di Lucini - ci ha lasciato un enorme patrimonio spirituale, fatto di conoscenza e di consapevolezza, un'esperienza di solidarietà e di impegno sociale, politico e culturale di cui dobbiamo ritenerci tutti responsabili..."

27/04/2016 10.29
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