FLORENCE MULTIMEDIA: APPROVATA LA COSTITUZIONE DELLA NUOVA SOCIETÀ
Approvato anche un Ordine del Giorno d’accompagnamento della maggioranza
Il Consiglio provinciale ha approvato con 20 voti a favore (la maggioranza di centrosinistra), 9 astenuti (Casa delle Libertà) ed un voto contrario (Prc) la delibera del Presidente della Provincia Matteo Renzi sulla Costituzione ed approvazione dello Statuto della Florence Multimedia Srl.
Approvato anche un Ordine del Giorno d’accompagnamento (con 20 sì della maggioranza e 10 astensioni della Cdl e Prc), firmato dai capigruppo della maggioranza David Ermini (La Margherita), Riccardo Gori (Democratici di Sinistra), Massimo Marconcini (Comunisti Italiani) e Luca Ragazzo (Verdi) che impegna e dà mandato al Presidente della Giunta Matteo Renzi a procedere in questo campo acquisendo il necessario consenso da parte dei Comuni, ed in rapporto con la stessa Regione Toscana, senza i quali passaggi ciascun progetto di comunicazione del e per il territorio risulterebbe un elemento autoreferenziale della Provincia; ad avviare, attraverso la costituenda società, una fase di sperimentazione di comunicazione/informazione propedeutica alla scelta del canale tematico televisivo; a determinare, un preciso quadro economico-finanziario ed industriale attraverso cui il Consiglio provinciale possa valutare la sostenibilità e la compatibilità di tale scelta in rapporto al bilancio provinciale; ad assicurare, con idonei istituti di garanzia, individuati dal Consiglio su proposta dell’Ottava Commissione, un controllo pluralista sull’attività della costituenda società, compreso l’eventuale canale tematico televisivo; a tenere informato il Consiglio provinciale di tutti i passaggi suddetti.
Nel dibattito Tondi (Udc) ha puntualizzato che nel programma che fu presentato dalla Casa delle Libertà “Non c’era una società in grado di presentare prodotti televisivi. Noi abbiamo un programma amministrativo depositato presso questo ente che ha raccolto il 30% dei consensi dei cittadini di questa Provincia e che chiede maggiore attenzione sul tema delle infrastrutture, della scuola, sul lavoro, della formazione professionale. Se pensiamo alle spese che questo strumento dovrebbe assorbire: 4 milioni di euro circa il primo anno, due milioni e mezzo a regime per gli anni successivi, ribadiamo con forza che questi soldi avremmo voluti spenderli per altre priorità dell’ente Provincia”. Per Calò (Prc) occorre recuperare il rapporto con i cittadini e garantire “Un sistema comunicativo e informativo corretto”. Due le perplessità di Grazzini (FI): “La prima di ordine giuridico perché la legge Mammì prevede che l’ente locale non possa fare televisione. Inoltre non è stata fatta una gara a riguardo e c’è una concorrenza sleale nei confronti delle altre televisioni locali. Altra perplessità viene dal fatto che la stessa Regione ha congelato il progetto ed aveva come partner il Monte dei Paschi di Siena. La Risoluzione dei gruppi di maggioranza è un freno a mano al progetto. Noi rimaniamo ad osservare”. Per Nascosti (An) al di là del pluralismo, condizione importante per far partire la società: “Non capiamo se questo progetto abbia, o meno, un indotto sul territorio e se si rivolge a strutture operanti in Provincia per realizzare obiettivi precisi. Non è chiaro, inoltre, il target che vogliamo interessare con questa televisione”. Per Lazzerini (PdCI) “Sarà tanto più efficace e puntuale il progetto ed il canale tematico quanto più sarà in grado di rapportarsi non solo nei contenuti del palinsesto, ma anche con le risorse sul territorio”. Gori (Ds) ha ribadito come la nuova società: “Ha come scopo quello di un progetto di comunicazione ad ampio raggio in cui rientra anche l’utilizzo di un canale tematico televisivo e lo facciamo perché abbiamo colto l’esigenza di costruire, insieme agli enti locali, una comunicazione istituzionale che promuova il territorio”. Critico Targetti (Prc): “Su questo terreno occorre sapere su quale linea di politica culturale e di comunicazione ci si muove e se la politica culturale di comunicazione che si vuole fare con la Florence Multimedia è come quella per il Genio Fiorentino: Dio ce ne scampi e liberi! Altro che pluralismo, altro che rapporto con la società civile!”. Bevilacqua (FI) ha definito la proposta di Florence Multimedia: “Coraggiosa. Non solo perché è un percorso innovativo e non sufficientemente sperimentato da altri enti, ma anche perché la Giunta ripete le proprie difficoltà a rispettare il patto di stabilità ma arriva ad impegnare per l’ente 5 milioni di euro in un periodo così breve: è un passo coraggioso”. Infine Massai (An) che ha ribadito come: “Occorre valutare la praticabilità editoriale della società in termini giuridici. Se si può fare o meno. Ci interessa molto capire come sarà il piano industriale ed il controllo, e noi abbiamo l’ottava commissione consiliare che ha questi compiti specifici”.