Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

NUOVE POLEMICHE INTORNO ALLA ECOS DI BARBERINO VALDELSA
L’Assessore Nigi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualita di Rifondazione Comunista

Le proteste per l’impianto della Ecos di Barberino Valdelsa sono tornate in Consiglio provinciale dove l’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità posta dai consiglieri del gruppo di Rifondazione Comunista. “Occorre riconoscere ai consiglieri il merito di aver risollevato, per primi, la questione della Ecos dopo il nuovo provvedimento di sequestro cautelativo del Magistrato, avvenuto il 6 di questo mese e subito revocato. Il Sindaco Maurizio Semplici, tutta la popolazione ed i consiglieri comunali di tutte le parti politiche hanno chiaramente e ripetutamente espresso la propria volontà democratica secondo la quale quell’impianto non dovrebbe stare lì dove sta. Sono preoccupati per la tutela della salute, diritto primario dei cittadini, minacciato da possibili malfunzionamenti o disattenzioni nella gestione di un impianto ubicato vicino a zone abitate. Altrettanto chiara è anche la legge che la nostra amministrazione deve rispettare. Alla scadenza, alcuni mesi fa, la legge – ha spiegato Nigi – non ci ha dato la possibilità di negare il rinnovo dell’autorizzazione, ma ci ha consentito di inserire paletti e condizionamenti anche pesanti, cosa che abbiamo fatto per ottenere il massimo dei controlli delle strutture preposte alla tutela dell’ambiente e della salute, nonché a determinare interventi anche in sede giudiziaria di fronte a violazioni od omissioni. Riguardo al provvedimento di sequestro del 6 luglio messo in atto dalla Procura della Repubblica di Alessandria, non conosciamo al momento la motivazione. Abbiamo fatto richiesta, c’è la disponibilità, ma non abbiamo ancora agli atti che contengono i motivi del sequestro. Se riscontreremo implicazioni o possibilità d’intervento relative alla nostra competenza, prenderemo immediati provvedimenti”. Per Targetti occorre un atteggiamento più rigoroso: “A suo tempo le autorizzazioni furono date, secondo la nostra modesta valutazione, in modo troppo tranquillo. Adesso la pratica di questi anni ci dimostra come questa azienda sia inaffidabile, perché continuano le violazioni. Nessuno teorizza che non ci debbano essere aziende che gestiscono e fanno stoccaggio di rifiuti speciali, nocivi e pericolosi però, le tutele e le garanzie devono essere reali, l’azienda deve essere credibile, affidabile e quando certe inadempienze, sia pure su aspetti diversi, si riproducono varie volte, bisogna avere il coraggio di mettere mano all’autorizzazione e far pesare il nostro ruolo pubblico, pena, la fine dell rapporto con le popolazioni e la credibilità stessa di Provincia e Comune”.

30/07/2005 14.18
Provincia di Firenze