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Memoria della deportazione degli Ebrei al binario 16 di Santa Maria Novella
Autorità, cittadini, studenti e responsabili della Comunità alla cerimonia del ricordo a Firenze

Rav Levi, il rappresentate del Comune di Scandicci, Matteo Palanti e un testimone

E' stata ricordata questa mattina, al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella, la deportazione degli Ebrei di Firenze, dai rappresentanti della Città Metropolitana (Matteo Palanti) del Comune di Firenze (Caterina Biti), della Regione (Eugenio Giani) e dei Comuni del territorio metropolitano di Firenze, a partire da Scandicci, i cui studenti hanno letto alcuni testi che rievocano il 9 novembre del 1943, quando 300 ebrei fiorentini furono trasferiti in treno ad Auschwitz.
"Abbiamo bisogno di una memoria prescrittiva, viva, che ci orienti quotidianamente - ha detto il consigliere Matteo Palanti, in rappresentanza della Città Metropolitana di Firenze - Il ricordo dei nomi, delle vite, ci libera da abitudini che distraggono e rendono insensibili". I rappresentanti della Comunità Ebraica - il presidente Dario Bedarida, il rabbino Joseph Levi, e la responsabile per il dialogo Daniela Misul, e Sara Cividalli in rappresentanza dell'Ucei, Ugo Caffaz - insieme ai testimoni della deportazione, con tutti gli intervenuti si sono poi recati in testa al binario 16 dove un monumento ricorda la tragedia di quelle giornate del novembre '43. Qui è stata deposta una corona.

Un momento della cerimonia del ricordo al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella

09/11/2016 13.00
Città Metropolitana di Firenze