CRISI AZIENDALI IN PROVINCIA
Il vice presidente Barducci ha risposto ad una domanda d’attualità del gruppo di Rifondazione Comunista
Le vertenze della Gesind ed RP Giotto di Rignano sull’Arno, Informa News di Campi Bisenzio, Esaote ed Electrolux sono state al centro di una serie di domande d’attualità del gruppo di Rifondazione Comunista alle quali ha risposto il vice Presidente della Provincia Andrea Barducci: “La quantità delle domande evidenzia il perdurare di uno stato di difficoltà e di crisi, anche acuta, del nostro tessuto produttivo. Dobbiamo sottolineare , con preoccupazione, la situazione che sta vivendo il Valdarno, con episodi nuovi, che si stanno aggiungendo a quelli che già conoscevamo. Non diamo esiti scontati nelle vicende che riguardano grandi aziende meccaniche come Electrolux, Matec ed Esaote. L’Amministrazione provinciale si sente impegnata direttamente e ha mobilitato tutte le sue possibilità istituzionali. Dobbiamo dar corso a una serie di punti già contenuti nel patto per lo sviluppo per rispondere, almeno in parte, ai problemi di criticità che abbiamo. Il patto ha l’ambizione di ricreare condizioni utili e significative per lo sviluppo. Esaote ha la possibilità di rimanere sul mercato, l’Electrolux può essere gestita senza bisogno di arrivare allo smantellamento del complesso industriale e questo vale anche per la Matec”. Calò ha rimarcato le tante crisi che vive il territorio: “Non solo nell’industria ma anche nel settore tessile, nel settore abbigliamento, in gran parte dei settori trainanti nella Provincia di Firenze. All’Electrolux Zanussi sono stati annunciati 192 licenziamenti, 181 operai ed 11 impiegati; 111 di questi lasceranno la Zanussi il 30 dicembre, senza se e senza ma, mentre la Matec ha ottenuto quattro settimane di proroga sulla mobilità, i licenziamenti avverranno il primo gennaio. Dalla Provincia ci aspettiamo uno scatto in avanti, un maggiore protagonismo su questo dramma sociale, una maggiore concretezza nel fare rispettare i patti. E’ intenzione della Provincia di riconvocare tutte le rappresentanze sociali e imprenditoriali ad un tavolo, vorremmo sapere quando questo tavolo c’è, quando le parti imprenditoriali daranno la loro disponibilità e cosa farà la Provincia se le parti imprenditoriali continuano a delocalizzare, ad applicare la legge 30, a violare i ritmi, a violare i turni, a non rispettare i diritti e le prerogative dei lavoratori”.
03/10/2005 11.46