LA PRESENTAZIONE DELL’ALBUM DI MARCO PARENTE
L’assessore Cassi ha risposto ad una domanda d’attualità di Grazzini (Forza Italia)
La presentazione dell’album musicale del cantautore Marco Parente è stata al centro di una domanda d’attualità, in Consiglio provinciale del capogruppo di Forza Italia Graziano Grazzini alla quale ha risposto l’assessore alla cultura Maria Cassi. “La rilevanza istituzione della presentazione del lavoro di Marco Parente in Palazzo Medici Riccardi consiste nel fatto che l’artista ha voluto legare il proprio percorso artistico a luoghi della città di Firenze. Ogni manifestazione artistica ha, o dovrebbe avere, una rilevanza istituzionale. Non esiste una consuetudine secondo la quale i cantautori locali possono presentare i loro lavori nella sede della Provincia ma sarebbe auspicabile che la si avviasse come pratica comune – ha sottolineato l’assessore Cassi – non ritengo ci debba essere differenza tra la presentazione di opere pittoriche, mostre o libri od opere musicali: mi pare che siano tutte forme di arte, suscettibili o non a logiche commerciali. Qualsiasi artista dovrebbe poter usufruire di queste possibilità, ma non allo scopo di lanciare il proprio prodotto, lo scopo è quello di stimolare gli artisti a sentirsi parte di un tutto con la comunità e le istituzioni. All’ente non è stata corrisposta alcuna quota per l’utilizzo del Palazzo poiché l’iniziativa rientra in quello spirito di servizio per cui l’istituzione ospita e promuove occasioni artistiche”. Grazzini ha spiegato di non avere nulla di personale nei confronti di Parente. “Pensavo lei fosse un assessore non politico, invece le do atto che la risposta è stata molto politica. Sono convinto anch’io che c’è qualcosa di artistico in qualsiasi manifestazione umana ma trovo incredibile l’assoluta improvvisazione del programma politico–culturale dell’assessorato che lei regge, perché quando si è parlato di atti rilevanti del suo assessorato in quest’ultimo anno, da Firenze Mostre al Genio Fiorentino fino all’adesione a Tempo Reale non era presente e spero che qualche collega le abbia riferito. Di fronte all’improvvisazione c’è un vantaggio, rispetto a Tempo Reale, rispetto al Genio Fiorentino, rispetto a Firenze Mostre, almeno questa cosa non ci è costata nulla”.