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LA GIORNATA EUROPEA DI DIGIUNO IN SOLIDARIETÀ CON LE VITTIME DELLA REPRESSIONE NEI TERRITORI DEL SAHARA OCCIDENTALE
Il 2 dicembre una giornata d’informazione sulla causa Saharawi

La vita di 37 prigionieri Saharawi è appesa ad un filo. Dal 21 maggio nei Territori è in corso una resistenza popolare, non violenta, per protestare contro la violazione sistematica dei diritti fondamentali. I Saharawi chiedono la fine dell’occupazione della propria patria da parte del Marocco e la possibilità di scegliere, con un referendum di autodeterminazione, il proprio futuro, come stabilito dalle Nazioni Unite. L’occupazione militare del Sahara Occidentale da parte del Marocco è iniziata proprio nell’ottobre del 1975. Oggi, 5 ottobre, è la Giornata Europea di digiuno in solidarietà con le vittime della repressione nei territori occupati del Sahara Occidentale. Il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato lo scorso 30 settembre una mozione della VII Commissione Consiliare dove si ricorda come lo scorso 20 settembre l’ambasciatore della Repubblica araba Saharawi democratica in Algeria, Mohamed Islem Beissat, ha espresso profonda preoccuipazione per la condizione dei 37 detenuti catturati lo scorso marzo in seguito ad una serie di manifestazioni ad El Aaiun ed in altre località del territorio sotto controllo di Rabat e dallo scorso 9 agosto sono in sciopero della fame, impegna la Giunta ad organizzare il prossimo 2 dicembre una “Giornata di informazione sulla causa del Popolo Saharawi”, invita il Presidente della Giunta a promuovere un’iniziativa per verificare, sul luogo, le condizioni di detenzione e di salute di tutti i prigionieri saharawi detenuti nelle carceri marocchine del Sahara Occidentale, attraverso la composizione di una delegazione ad hoc formata da rappresentanti delle organizzazioni internazionali e dalle Nazioni Unite. “Si rischia una pericolosa tragedia – ha sottolineato il vice Presidente della Commissione Pace e Gemellaggi Massimo Lensi – ed è per questo che dobbiamo implementare l’informazione sulla stampa occidentale”. La Provincia come punto di riferimento per le attività di sensibilizzazione: “Da qui sosterremo il popolo Saharawi finchè non raggiungerà l’obiettivo di una nazione libera, ed in quest’ottica verrà organizzato l’appuntamento europeo del 2 dicembre” ha detto il consigliere Renato Romei. “Da trent’anni questo popolo chiede la libertà – ha aggiunto la vice Presidente del Consiglio provinciale Rosalba Spini – la Provincia, aderendo a questa giornata di digiuno, rinnova il suo impegno per il Saharawi”. Sandro Targetti ha ricordato come “La resistenza e la volontà di lotta è viva nei Saharawi nonostante la frammentazione del popolo”. Per Sandro Volpe, Presidente dell’associazione di solidarietà col popolo Saharawi, “C’è da abbattere il muro lungo 2400 chilometri ed alto 5 metri costruito dal Marocco ma anche il muro d’ignoranza presente in Europa”.

05/10/2005 13.35
Provincia di Firenze