NUOVI ALLOGGI IN AFFITTO A FIRENZE
Approvata dal Consiglio provinciale delibera per 368 abitazioni nei quartieri 4 e 5
Via libera del Consiglio provinciale con 20 sì, 3 no di Rifondazione Comunista e 6 astensioni (Gruppi CdL e Verdi) sull’accordo di pianificazione relativa al programma 20.000 abitazioni in affitto nel Comune di Firenze. “Nel maggio scorso avevamo ratificato l’intesa preliminare – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Tiziano Lepri – relativa a questa variante al piano regolatore comunale di Firenze. L’atto è rimasto sostanzialmente quello del maggio scorso e si tratta del famoso programma nazionale 20 mila alloggi in affitto che prevede nove interventi di edilizia residenziale per 368 alloggi in affitto su un totale di 644 da concedere in affitto a prezzi convenzionati e a categorie selezionate dal Comune. È un intervento privato con valenze di rilevanza pubblica”. Lensi (FI) ha spiegato come il gruppo sia favorevole, in linea di massima, col progetto dei 20 mila alloggi in affitto, ma solleviamo dei dubbi sulla realizzazione: avvenuta anche in aree adibite a verde pubblico o in aree non edificabili”. Per Calò (Prc): “Le forme di controllo che i cittadini, le associazioni, i movimenti e il nostro partito hanno richiesto avranno il limite di dover interloquire con soggetti che lavorano in edilizia privata e che daranno una risposta parziale su un diritto costituzionale che è quello del diritto alla casa”. Romei (Ds) ha ribadito, invece, come questo atto che ha “Una fortissima rilevanza sociale. Si possono fare tutti i discorsi che vogliamo sul problema della casa, sul problema degli sfratti, però se poi non si realizzano le case il problema resta e con questo atto, 368 cittadini, giovani coppie o anziani dei quartieri 4 e 5 di Firenze avranno la casa nonostante Rifondazione Comunista”. Per Targetti (Prc) “Abbiamo sempre chiesto di mettere davvero sul mercato degli alloggi a prezzi più bassi e queste richieste sono state disattese. Ora, il giudizio sulla politica urbanistica in questo territorio e in questa area metropolitana è molto netto, anche perchè il comune continua a privilegiare il mercato privato nelle grandi dinamiche sulla casa”.