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RISOLUZIONE SULLE CRISI AZIENDALI NEL VALDARNO
Approvata all’Unanimità dal Consiglio provinciale.
Chiesta attenzione anche per la Manetti & Roberts di Calenzano

Una risoluzione, approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale sulle crisi aziendali del Valdarno fiorentino. Un documento di particolare importanza, redatto dalla sesta commissione consiliare che, al di là della solidarietà per i lavoratori di RP Giotto, CR Eletronics, Ntet Spa, Gesind Srl, chiede al Presidente della Provincia un tavolo di confronto e di mediazione tra le parti, con particolare attenzione ad un progetto di formazione professionale mirato alle nuove esigenze del territorio: “Una risoluzione nata lo scorso 25 ottobre presso il Comune di Reggello in occasione di un Consiglio comunale aperto che verteva sulla crisi aziendale della Ntet – ha spiegato il Presidente della VI Commissione Consiliare, l’esponente dei Comunisti Italiani Riccardo Lazzerini – ma che poi ha riguardato l’intera situazione del Valdarno Fiorentino, che va ad aggiungersi a tutta un’altra serie di situazioni complicate abbastanza gravi che riguardano tutta l’intera Provincia. Tengo a sottolineare che questa risoluzione è nata dal confronto con le RSU”. Calò (Prc) ha evidenziato che: “E’ stato ottenuto un importante risultato: una proiezione della Provincia sul territorio dove si producono le crisi che cancellano centinaia di posti di lavoro. La risoluzione della Sesta Commissione chiede al Presidente della Giunta Renzi di riprendere in mano le prerogative che ha e di mettersi in rete per riattivare tavoli di collaborazione con le amministrazioni comunali per far ripartire l’economia della zona. Due le zone che stanno soffrendo maggiormente queste crisi: da una parte Scandicci, Calenzano, Campi e dall’altra il Valdarno, dove in meno di un anno sono stati cancellati 100 posti di lavoro nei Comuni di Reggello e Rignano”.
Oltre a questa risoluzione sul Valdarno il Consiglio provinciale ha approvato, all’unanimità, anche una mozione di Rifondazione Comunista sulla situazione della Manetti & Roberts, “Una realtà produttiva – si legge nel documento – che occupa nel solo stabilimento di Calenzano 290 lavoratori, ai quali si aggiungono gli oltre 90 della sede di Milano. La mozione impegna la Giunta ad attivare tutti gli strumenti per addivenire ad un ripristino di normali relazioni sindacali nell’azienda, come condizione necessaria ed imprescindibile, così come previsto dallo stesso patto di sviluppo: a mettere in campo iniziative affinché la situazione della Manetti & Roberts non si risolva in una delle tante crisi aperte nel sistema industriale toscano, con gli effetti noti: ridimensionamento dell’attività produttiva, delocalizzazione, riduzione dei posti di lavoro, peggioramento delle condizioni di lavoro, perdita di realtà produttive vitali per il territorio”.

29/10/2005 17.41
Provincia di Firenze