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EUROPA EUROPAE: SEDUTA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
In occasione della Festa della Toscana 2005

Al tema della Festa della Toscana “Europa Europae” è stata dedicata la seduta del Consiglio provinciale. “Dobbiamo lavorare per l’Europa dei popoli – ha detto il Presidente del Consiglio Roselli – ed è importante parlare di sistemi regionali, continentali e non più meramente statuali. Isolarci è grave, e ancor di più pensare che l’Europa debba essere solo quel luogo di incontro economico e monetario senza futuro”. Per Lensi (FI) occorre: “Individuare delle azioni per il futuro internazionale: bisognerebbe sostituire la parola Europa con Eurasia, perché le nostre radici arrivano fino all’India, l’altro è l’allargamento del soggetto attualmente in atto. L’Europa unita deve guardare assolutamente oltre la Turchia e portare dentro l’Unione Europea anche una Palestina democratica ed Israele”. Marconcini (PdCI) ha chiesto “Un’Europa autorevole che potrebbe servire anche a superare qualche conflitto. Abbiamo lavorato con il movimento federalista europeo, che ha sede a Firenze, e che sta lanciando una petizione per rilanciare il percorso costituente che si è arrestato per il no di Olanda e Francia, alla Costituzione europea ed è da questo punto che occorre ripartire coinvolgendo maggiormente i cittadini”. Per Sottani (Ds): “Purtroppo, al di là delle declamazioni, l’Europa non è all’ordine del giorno dei nostri problemi eppure Firenze ha una mentalità europea ed è diventata grande proprio perché si è aperta al mondo ed abbiamo bisogno dell’Europa, oggi, per risolvere i problemi di tutti i giorni”. Per Tondi (Udc): “L’Europa ancora non c’è, non riesce ad adeguare il suo dinamismo agli eventi. L’Unione deve poggiare su basi solide e proiettare le sue iniziative in un territorio ben delineato, altrimenti sarà sempre più difficile, trovare un’identità condivisa, occorre un’Europa dei diritti e doveri che sia intransigente nel rispetto della legalità”. Gori (Ds) ha ricordato come: “Un’Europa basata sull’identità nazionale con identità regionali e anche subregionali, con la grande apertura all’est europeo sia stato un processo di enorme, straordinaria, difficoltà oltre che di enorme e straordinaria importanza. Dobbiamo sforzarci di maturare una visione europea e tornare allo spirito di qualche anno fa quello spirito pieno di futuro che è stato bocciato dai due no alla Costituzione europea da parte di Francia e Olanda”. Per Bevilacqua (FI): “Occorre denunciare l’assoluta carenza, da parte di questa Europa, di dare forza al soggetto Europa Unita nei confronti dei soggetti terzi esterni all’Europa. È un’Europa che, finora, ha badato molto a presentare regole che hanno vincolato gli stati membri fino al punto di rendere difficile la vita economica a livello internazionale degli stessi stati membri per quanto riguarda il mercato internazionale”. Per Massai (An): “Stiamo ancora pagando lo scotto dell’Europa del ‘57, l’Europa dei mercati e dei mercanti, l’Europa della burocrazia, l’Europa che non poteva essere altrimenti che in quella maniera perché partiva dal dato economico e che poi è andata incancrenendosi negli anni ed è diventata elefantiaca”. Targetti (Prc) ha ricordato i problemi del lavoro che l’Europa non ha risolto mentre Ermini (La Margherita) ha ricordato lo scontro che c’è stato sul riferimento ai principi cristiani all’interno della Costituzione europea.

01/12/2005 17.30
Provincia di Firenze