LA VII COMMISSIONE DELLA PROVINCIA ADERISCE ALL'APPELLO PER FERMARE L'ESECUZIONE DI STANLEY WILLIAMS
Fissata per il 13 Dicembre in California
Fondatore agli inizi degli anni Settanta a Los Angeles della banda di strada dei Crips, Stanley “Tookie” Williams è stato condannato a morte nel 1981, all’età di 27 anni, per l’omicidio di quattro persone nel corso di due rapine. Nonostante si sia sempre dichiarato innocente per questi fatti, “Tookie” si è assunto le sue responsabilità e ha chiesto scusa per le azioni compiute in quanto fondatore e membro dei Crips.
In 25 anni di carcere, ha maturato un distacco radicale dal proprio passato al punto da essere divenuto un esempio per i ragazzi che vogliono uscire dalla criminalità, anche attraverso i suoi libri, che gli sono valsi la candidatura al Nobel e una fiction sulla sua storia (“Redemption”).
La vicenda di “Tookie” Williams è emblematica di un fatto molto semplice che ci fa dire “no” alla pena di morte in ogni caso. La verità è che l’uomo della pena è un uomo diverso da quello del delitto e questo ci fa ritenere che la giustizia, se vuole essere giusta e non spietata, debba poter cogliere tale diversità: l’innocenza rinnovata di una persona, non sappiamo se estranea al delitto, ma sicuramente diversa dal tempo del delitto. Per questa ragione, la VII Commissione consiliare (Pace, relazioni internazionali e gemellaggi) della Provincia di Firenze aderisce con convinzione all’appello promosso da Nessuno tocchi Caino al Governatore della California Arnold Schwarzenegger, affinché fermi l’esecuzione di Stanley Williams, fissata per il 13 dicembre nel carcere di San Quintino; si ricorda infine che l’appello è stato sottoscritto dai Presidenti di Regione e da numerosi parlamentari italiani.