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PRC: "IN MANCANZA DI CAMBIAMENTI VERI È PREFERIBILE,
PER IL BENE DELLA PROVINCIA, MANDARE A CASA QUESTO PRESIDENTE"

Ai Ds confermiamo che siamo interessati ad una reale riflessione programmatica sui contenuti ed i metodi di governo

Vista con gli occhi di chi vive crisi sociali drammatiche, come le tantissime crisi aziendali, di chi come i lavoratori della Matec dal 22 dicembre scorso presidiano la fabbrica contro l’arroganza del padrone, la crisi in Provincia appare lontana, uno scontro più legato ai rapporti di potere nel palazzo che non ai problemi reali della società.
Mentre esprimiamo impegno e solidarietà con i lavoratori Matec e con quanti vivono la dura realtà della mancanza di lavoro, siamo convinti che questa situazione richiederebbe un ruolo forte e autorevole della Provincia in termini di obiettivi programmatici, priorità delle scelte e nuovi metodi di governo.
Pensando al lavoro ed alla difesa dell’occupazione sul territorio, occorre ripensare l’intero impianto del Patto per lo Sviluppo, richiamando ad una responsabilità sociale le imprese, in quanto il binomio competizione/innovazione finora non ha prodotto occupazione stabile, difesa del salario e sicurezza nei luoghi di lavoro. Allarmanti sono le notizie che giungono sul piano delle relazioni sindacali, evidente – a tale proposito - è la mancanza di iniziativa della Provincia nei confronti di Assindustria, più interessata alla costruzione dell’inceneritore che all’occupazione.
Occorre rilanciare la formazione professionale, la qualità delle produzioni, la promozione dei diritti e della salute contro la precarietà, nuove possibilità lavorative legate alla tutela ambientale, l’offerta formativa e la lotta all’abbandono scolastico nella scuola pubblica, una politica culturale e del turismo che rispetti la storia e l’assetto del nostro territorio, nuove forme di partecipazione democratica delle popolazioni nella definizione delle scelte, insomma risposte nuove ed avanzate per non subire gli effetti devastanti della globalizzazione capitalistica e costruire alternative concrete. Altro che “Genio Fiorentino” o improvvisazioni più legate all’immagine che ai risultati concreti!
Se pensiamo alla gestione autoritaria nei metodi e moderata nei contenuti di governo della Presidenza Renzi (vedi licenziamento degli assessori), se pensiamo che la Giunta ha deciso, senza alcuna riflessione critica di fronte alla crescente opposizione sociale, la nuova collocazione a Case Passerini dell’inceneritore della Piana, non solo confermiamo la nostra opposizione dentro e fuori l’aula consiliare consolidando il rapporto con le realtà sociali, ma siamo sempre più convinti che in mancanza di cambiamenti veri sia preferibile, per il bene della Provincia, mandare a casa questo Presidente.
Di fronte ad una crisi ancora aperta, nonostante le rassicurazioni di Renzi, questa scelta (anche per motivi numerici) è tutta nella mani dei DS, i quali devono decidere: rimanere nella incertezza e nella logica dello scontro di potere, oppure decidere di andare fino in fondo, aprendo una reale riflessione programmatica sui contenuti e i metodi di governo.
Rifondazione Comunista è ovviamente interessata solo alla seconda ipotesi e propone ai diversi soggetti sociali e politici quattro questioni di fondo per avviare una svolta concreta:
• lavoro, occupazione e lotta alla precarietà,
• nuova gestione dei rifiuti e alternative agli inceneritori,
• priorità nello sviluppo del trasporto pubblico rispetto alle grandi opere devastanti come il sottoattraversamento TAV di Firenze o la terza corsia autostradale,
• un diverso modo di gestire il rapporto con i cittadini e le Assemblee elettive.
Ci sembra il modo migliore per costruire anche nella nostra Provincia l’Unione e concrete politiche di alternativa. AUGURI E BUON 2006 !!


Sandro Targetti Lorenzo Verdi Andrea Calò

03/01/2006 13.15
Consiglio provinciale di Firenze - Gruppi