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Usura, estorsioni, riciclaggio: protocollo metropolitano siglato a Firenze
Front office e facilitatori in soccorso

Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato nell'ultima seduta il 'Protocollo d'intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni dell'usura e dell'estorsione nell'ambito metropolitano di Firenze" che è stato poi siglato da Città Metropolitana e Prefettura con venticinque enti del territorio, tra istituzioni, associazioni di categoria e ordini professionali, oltre a sedici banche, ieri, I aprile, in Palazzo Medici Riccardi.
La firma è stata preceduta, nella mattinata, da un vertice convocato dal prefetto Laura Lega per un’analisi di questi fenomeni con i prefetti toscani, il procuratore generale della Repubblica Marcello Viola, il procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Firenze Giuseppe Creazzo, incontro a cui ha partecipato il ministro dell’Interno.
I lavori sono poi proseguiti nel pomeriggio con gli interventi, nell’ordine, del prefetto Laura Lega, del procuratore Giuseppe Creazzo, del sostituto procuratore generale Domenico Manzione, del direttore dell’Ufficio Prevenzione Reati Finanziari del ministero dell’Economia e delle Finanze Lavinia Monti e del commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura prefetto Annapaola Porzio. Presente il sottosegretario di Stato all’Interno, che ha concluso la giornata.
L’intesa siglata stasera è di ampia portata.
“Non è un punto di arrivo, ma di partenza”, ha sottolineato il prefetto Lega, “per attivare una rete solida, fattiva e concreta che metta in sicurezza questa provincia e offra un supporto ai piccoli imprenditori e alle famiglie nei momenti di difficoltà finanziaria”.
Si tratta di un work-in-progress, un patto aperto ad ulteriori adesioni. L’obiettivo è quello di far conoscere meglio gli strumenti messi a disposizione dalla normativa e favorire l’accesso al credito lecito. In Toscana, peraltro, il fenomeno non appare allo stato allarmante: il dato complessivo delle estorsioni, scandito in un quadriennio, registra 2312 denunce con un deciso decremento: sono passate dalle 700 del 2015 alle 451 del 2017, per risalire a 564 nel 2018. Stesso trend in calo per quanto riguarda i reati di usura: sempre nel quadriennio, sono state complessivamente 41 le denunce (diminuite dalle 17 del 2015 alle 6 del 2018).
Nel riciclaggio, il rapporto invece si inverte: le denunce sono cresciute dalle 233 del 2015 alle 257 del 2018, con un picco nel 2017 (400). Da considerare che per il 2018 i dati non sono ancora consolidati. Numeri bassi che fanno pensare a un fenomeno ancora sottotraccia, a cui prestare la massima attenzione: le persone in difficoltà finanziaria provano disagio a dichiarare la loro situazione, spesso ricorrono a forme opache di finanziamento e poi hanno timore di denunciare quando diventano vittime di episodi di usura ed estorsione. Inoltre c’è un altro aspetto da considerare. In questa regione la presenza della criminalità organizzata non è strutturata in maniera radicata e pervasiva e il fenomeno criminale agisce in modo da non destare un preallarme sociale.
“Per questo, in parallelo all’azione estremamente importante delle forze di polizia e allo straordinario impegno dell’autorità giudiziaria, ha detto Lega, occorre agire sempre di più sulla prevenzione.” Tra i punti salienti del patto: un front-office a cui le persone potranno rivolgersi per avere informazioni sui fondi di prevenzione dell’usura e la figura del “facilitatore”, di cui potranno dotarsi le associazioni di categoria imprenditoriali e i confidi, che avrà il compito di far conoscere gli strumenti di prevenzione e solidarietà messi a disposizione dalla normativa. Proseguirà inoltre l’attività dell’Osservatorio Provinciale che, grazie all’apporto di tutti i soggetti firmatari dell’accordo, fungerà da vera e propria cabina di regia per promuovere una serie di iniziative di informazione corretta a favore dei consumatori, di educazione finanziaria e di contrasto della pubblicità ingannevole in tema di concessioni di credito. Non solo, l’Osservatorio monitorerà l’applicazione del protocollo in modo da individuare, d’intesa anche con le banche, le più appropriate strategie di prevenzione e contrasto dell’usura.
“Al sistema bancario, ha detto Lega, è attribuito oggi un ruolo delicato e strategico di promozione dei territori. Ferme restando sia l’esigenza di garantire la redditività degli investimenti e degli affidamenti, che la verifica della piena solvibilità dei debitori, le banche oggi devono valorizzare il proprio “ruolo sociale” nel quadro del principio di “responsabilità sociale dell’impresa”. Ciò consentirà, ha concluso il prefetto, un maggior accesso al credito “sano” da parte delle famiglie e delle imprese, così da evitare il ricorso a canali di finanziamento opaco e criminale, a cui spesso porta il credit crunch”.
Il protocollo arriva lungo un iter avviato il 31 luglio 2007, quando è stato sottoscritto un Accordo-Quadro dal Ministero dell’Interno, dall’Associazione Bancaria Italiana, dalla Banca d’Italia, unitamente a UNPI, ANCI, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Confederazione Italiana Agricoltori, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Confapi, Confartigianato, Coldiretti, Confagricoltura, l’Asso-Confidi, la Consulta Nazionale Antiusura, la Federazione Italiana delle Associazioni Antiracket, l’Adventum e l’Adiconsum per la prevenzione dell’usura e per il sostegno alle vittime del racket, dell'estorsione e dell’usura.

L'accordo ha la finalità di rendere più proficuo il rapporto fra Banche, Associazioni Imprenditoriali e di Categoria, nonché i Confidi, le Fondazioni e le Associazioni Antiusura e Antiracket destinatari, in diversa misura, dei fondi speciali antiusura, di cui all’art. 15 della Legge 108/96.

L'8 novembre 2007 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa presso la Prefettura di Firenze tra Banche, Associazioni imprenditoriali e di categoria nonché Confidi con il quale si è inteso potenziare il rapporto tra Banche e Confidi destinatari dei fondi speciali antiusura.

Con questo protocollo le parti si impegnavano a costituire un “Osservatorio Provinciale”, con sede presso la Prefettura di Firenze, per il monitoraggio e la verifica delle convenzioni stipulate tra Banche, Confidi e fondazioni, finalizzate all’uso dei Fondi assegnati ai Confidi per la prevenzione del fenomeno dell’usura (art. 15 della Legge 108/96) nonché accertarne il reale livello di utilizzo.

Il nuovo protocollo nasce dall'esigenza di riavviare un processo di collaborazione interistituzionale in materia, nell’ottica di rafforzare ulteriormente l’azione congiunta per la prevenzione e il contrasto delle condotte criminose e con l’obiettivo di ampliare le possibilità di intervento dell’Osservatorio Provinciale, anche mediante l’integrazione delle attività di questo organismo con quella del Nucleo di Valutazione e del Minipool Antiracket e Antiusura, per la realizzazione di iniziative congiunte.

02/04/2019 14.56
Città Metropolitana di Firenze - Prefettura di Firenze