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PROVINCIA DI FIRENZE: AD EMPOLI LA PRIMA “BIOSCUOLA”
Nel nuovo polo di secondaria superiore. Il progetto presentato oggi dall’assessore Di Cintio

La prima significativa ed importante applicazione concreta dei principi della bioarchitettura in provincia di Firenze si avrà con la realizzazione del nuovo corpo di laboratori di due scuole empolesi.
Il progetto del nuovo edificio è stato presentato oggi ad Empoli, nell’auditorium del liceo Pontormo, dall’assessore provinciale all’edilizia Alberto Di Cintio e dal presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchietttura Ugo Sasso.
La Provincia di Firenze - che recentemente ha rivolto significativa attenzione, in sede di realizzazione di nuovi edifici pubblici, al costruire ecologico, ha organizzato uno specifico corso formativo per i dipendenti del suo ufficio Edilizia ed ha avviato la redazione del primo prezziario integrato in Italia con le voci suggerite dall’ecologia - ha attivato un rapporto di collaborazione con l'Istituto Nazionale di Bioarchitettura per la revisione della progettazione preliminare e per la redazione del progetto definitivo di un gruppo di aule tecniche e laboratori a servizio e completamento degli Istituti Ferraris e Brunelleschi secondo i principi della Bioarchitettura, ponendo cioè attenzione ai criteri di biocompatibilità (salute degli occupanti e della società) ed ecosostenibilità (gestione oculata e democratica delle risorse).
Detto in altre parole saranno impiegati materiali e tecnologie non dannosi per l’uomo ed a basso impatto ambientale, facendo attenzione alle scelte costruttive e al consumo di energia. “Altrettanta importanza – aggiunge l’assessore Di Cintio - è stata assegnata al profilo sociale dell’intervento, teso a restituire una immagine dei luoghi destinati alla formazione non come volumi anonimi o peggio ostili, ma come villaggio aperto e disponibile ai giovani e anche a tutta la cittadinanza”.
Si è scelto dunque di articolare gli spazi affinché si facessero capaci di aggregazioni collettive. Tutti i volumi saranno autonomamente caratterizzati e distribuiti sull’asse est-ovest in maniera da avere gli sviluppi maggiori a sud (sole invernale) e nord (ottimo nel caso di una scuola per la luce diffusa). Questo orientamento facilita il riscontro d’aria su versanti a differente temperatura, ideale per il raffrescamento estivo. Alcune serre captanti funzioneranno come luoghi privilegiati di smistamento e nel periodo invernale e nelle stagioni intermedie diventeranno luogo di accumulo termico. Sulla superficie delle serre sono previste schermature, in qualche caso mediante pannelli fotovoltaici.
La maggior parte dei muri saranno in laterizi portanti corrispondente alle prescrizioni previste per le aree ad alta sismicità. Le coperture saranno in legno, con finitura in tegole.
La finitura esterna sarà ad intonaco, con alcune rifiniture in mattoni, doghe in legno e pietra locale.
I serramenti esterni saranno realizzati con profilati in legno di larice multistrato.
Le condizioni di comfort prese in considerazione dai progettisti sono livello sonoro, difesa dai rumori, dalla trasmissione dei suoni, dalle vibrazioni etc.; grado e qualità dell'illuminazione naturale e artificiale; eccesso e difetto di luce, regolabilità, qua1ità del colore e suoi rapporti con la luce etc.; livello termico, igrometria, grado di purezza, difesa dal caldo e dal freddo, dall’umidità, dalla condensazione etc.; statica, difesa dagli agenti atmosferici esterni, dagli incendi, dai terremoti.
Gli spazi saranno tutti utilizzabili anche da parte di studenti con difficoltà di deambulazione.
“In questo progetto - precisa Di Cintio - è ritenuto molto importante il rispetto delle problematiche ecologiche riferite sia alla salute umana (assenza di sostanze tossico-nocive) che alla salvaguardia dell’ambiente (consumi energetici, smaltimento rifiuti, corretto uso delle risorse). La struttura dovrà fornire anche sul piano formale una corretta comunicazione in tal senso: linee sobrie e capaci di porsi in continuità con la tradizione locale opportunamente attualizzata”.
L’intervento è caratterizzato dall’uso di tecnologie e di materiali ecologici. Questi ultimi dovranno possedere alcune caratteristiche: traspirabilità, igroscopicità, antistaticità e ridotta conducibilità elettrica, assenza di emissioni nocive, resistenza al fuoco, assenza di fumi nocivi e tossici in caso di incendio, stabilità nel tempo, inattaccabilità da muffe, insetti, roditori, assenza di radioattività, elevata inerzia termica, provenienza da risorse rinnovabili o riciclate, biodegradabilità o riciclabilità, provenienza da processi produttivi esenti da nocività e da ridotto impatto ambientale.
Il progetto verrà realizzato in più lotti dei quali il primo, già progettato e finanziato, ammonta a 4.038.723 euro. L’importo del progetto è risultato superiore rispetto a quanto era stato preventivato quando si era pensato ad una struttura tradizionale.
“Comunque tale onere aggiuntivo per la Provincia ricorda Di Cintio - oltre che garantire un miglior standard qualitativo e di vivibilità dell’immobile realizzato, consentirà notevoli risparmi dal punto di vista energetico nella conduzione della struttura e notevoli vantaggi dal punto di vista dell’ecologia”.
Al di là di questo primo lotto, il progetto del nuovo polo scolastico empolese prevede nel suo complesso la realizzazione di oltre 50 aule, delle quali 13 laboratori e aule speciali, oltre a 2 bar, una palestra ed un auditorium, per un volume complessivo di circa 26.000 metri cubi.



21/03/2003 12.03
Provincia di Firenze