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PROVINCIA DI FIRENZE: QUATTRO SPETTACOLI PER LE SCUOLE A FIRENZE E LASTRA A SIGNA
A conclusione di un progetto educativo della Provincia

Al termine del progetto educativo e didattico della Provincia "Viaggio attraverso la Danza e il Movimento", rivolto alle scuole secondarie superiori, l' Associazione Versiliadanza ha invitato le classi coinvolte ad assistere alla creazione "Sigismondo e il suo Diritto", per un confronto diretto sulle modalità di ideazione e allestimento di uno spettacolo.
Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Goldoni di Firenze il 26 e 27 maggio e al Cinema Moderno di Lastra a Signa il 1° e il 2 aprile.

VERSILIADANZA
in collaborazione con
COMUNE DI FIRENZE - ASSESSORATO ALLA CULTURA
PROVINCIA DI FIRENZE - PUBBLICA ISTRUZIONE PROGETTO "SCUOLA E TERRITORIO"
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÁ CULTURALI - DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO
COMUNE DI LASTRA A SIGNA - ASSESSORATO ALLA CULTURA
con il patrocinio di
UNICEF
COMITATO ITALIANO PER L¹UNICEF-ONLUS-FONDO DELLE NAZIONI UNITE PER L¹INFANZIA
SIGISMONDO
e IL SUO DIRITTO
Primo Studio del Progetto IL DIRITTO DEL SOGNO
testo e regia di Daniele Lamuraglia
coreografie Caterina Figaia, Flavia Sparapani, Angela Torriani Evangelisti
con
Emanuela Agostini, Roberto Caccavo, Caterina Figaia, Caterina Fusi, Lorenzo
Mazzoni, Flavia Sparapani, Angela Torriani Evangelisti e Eugenio Nocciolini
scene e costumi
Mirco Rocchi
disegno luci
Andrea Narese

TEATRO GOLDONI DI FIRENZE
25 Marzo ore 21.00 - Prova Aperta
26 e 27 Marzo ore 10.30

TEATRO CINEMA MODERNO
DI LASTRA A SIGNA
1 Aprile ore 10.30 e ore 21.00
2 Aprile ore 10.30

UNO SPETTACOLO DI TEATRO-DANZA SUI DIRITTI DELL'INFANZIA ISPIRATO
A "LA VITA E' SOGNO" DI CALDERON DE LA BARCA
Sigismondo è il giovane protagonista di un racconto antico – La vita è sogno di Calderon - il quale si accorge che per capire i suoi diritti, è stato necessario sognarli. Nessuno aveva voluto dirglieli, nessuno aveva trovato il modo per spiegarglieli. Era anzi stato tenuto nell’ignoranza. Solo il sogno gli ha mostrato la sua strada.
Poi però capisce anche un’altra cosa: bisogna svegliarsi per avere quei diritti.
È necessario svegliarsi e darsi da fare, lottare, per ottenerli, perché non c’è nessuno che saprà conquistarli e difenderli meglio del diretto interessato.
Questa storia antica, rispecchia molto quello che sta succedendo ai ragazzi e ai giovani dei nostri giorni. Come è accaduto anche ad altre generazioni, ci si accorge che il mondo preparato dagli adulti, non è proprio il migliore possibile. C’è sempre un ampio margine di miglioramento, o di trasformazione, che tocca realizzare proprio a quelli che dovranno abitarlo.
Succede anche che la società costituisca le sue regole negando la possibilità del Sogno o dell’Utopia: l’unica norma che tutto disciplina pare debba essere la razionalità, che poi appare essere guidata da una ragione molto specifica, adatta a far prevalere un certo ordine particolare, fatto di efficienza ed efficacia solo nel raggiungere determinati obbiettivi.
Per ripensare un nuovo mondo, diventa quindi necessario uscirne fuori almeno con il pensiero: immaginarlo. Ecco le potenzialità del sognare, ed una nuova efficacia: quella dell’Utopia.
Abbiamo preso una storia famosa del 1600 che abbracciava questi temi, ed abbiamo lasciato che la nostra immaginazione la trasformasse in una storia contemporanea.
Non c’è quindi solo il sognare di Sigismondo, ma anche il nostro, che fa riemergere questa avventura come se fosse tutto un sogno, dall’apertura del sipario fino alla sua chiusura. In questa specie di battito di ciglia, saremo condotti fuori dal tempo e dallo spazio, proprio come accade nei sogni: un luogo dal quale è possibile vederci sotto un’altra luce, scoprire nuove possibilità, per noi stessi e per gli altri.

VersiliaDanza
Nel 2003 festeggiamo i nostri primi 10 anni di storia.
Una storia fatta di incontri, spettacoli, produzioni, momenti importanti creati e vissuti insieme agli interpreti, i coreografi, i molti e preziosi collaboratori ed amici che in questo primo decennio ci hanno accompagnato e reso possibile arrivare fino a qui.
Come festeggiare un evento così significativo cercando di dare un segno non solo artistico, ma quanto più possibile essenziale ?
Tentando di dare una profonda utilità al nostro lavoro quotidiano, tentando di tornare all’ inizio della nostra storia, non solo di artisti, ma di uomini, tentando di creare una sincera speranza di armonia e di pace attraverso un messaggio rivolto principalmente ai giovani e ai bambini, ma ovviamente anche agli adulti.
La cosa più importante ed essenziale per ogni creatura umana è il rispetto dei propri diritti e della propria libertà e dignità.
L’ idea dello spettacolo nasce dalla lettura della Convenzione sui Diritti dell’ Infanzia e dell’ Adolescenza (promulgata dal Fondo delle Nazioni Unite per l’ Infanzia nel 1989), per approfondirne i singoli articoli (in totale 54, di cui 10 principali) e trasporli in un linguaggio teatrale che avvicini il mondo dell’ infanzia alla conoscenza e all’ apprendimento di ciò che rappresenta l’ inizio della vita stessa, le sue fondamenta, il suo stesso principio.
Dedichiamo il nostro decennale al tema dell’ educazione, della libertà , della dignità e del diritto di vivere rispettando la propria identità, il proprio nome, il bisogno di riconoscere una famiglia ed esserne riconosciuti, la necessità del gioco

24/03/2003 12.53
Provincia di Firenze